BRUXELLES _ Dall’Europa arrivano maggiori tutele per i consumatori. In fatto di prodotti difettosi o pericolosi i cittadini degli Stati Membri sono di sicuro accomunati e grazie ad una risoluzione, approvata nel corso dell’ultima Sessione plenaria di Strasburgo, i cittadini possono vedere garantiti i loro diritti di consumatori. Positivo il commento dell’Eurodeputato molisano, On. Aldo Patriciello. “L’approvazione di questa risoluzione – afferma – si configura non solo come una chiara e concreta presa di posizione dell’Europa contro i prodotti difettosi, ma rappresenta soprattutto un contributo alla preparazione della prossima proposta legislativa della Commissione in materia, prevista per fine anno. Chiediamo infatti alle maggiori istituzioni comunitarie di rivedere la Direttiva sulla sicurezza dei prodotti. La nuova normativa – continua l’On. Patriciello – dovrà prevedere il rafforzamento del sistema di sorveglianza del mercato che permetta anche di ritirare in tempi brevi i prodotti difettosi”.
L’ambito dei controlli è stato oggetto di una lunga discussione durante la quale sono state chieste intensificazioni alle frontiere ed in particolare nei porti. Nel testo appena approvato figurano richieste, rivolte alla Commissione ed ai Governi nazionali, di introdurre sanzioni più severe contro le importazioni da paesi terzi che violano le norme di sicurezza. “Oltre ai controlli dei prodotti – conclude Patriciello – bisognerà fare più attenzione alla vendita degli stessi ed in particolare alle transazioni on-line. Solo così potremmo tutelare non solo i consumatori ma anche i prodotti della tradizione italiana spesso oggetto di contraffazione da parte di aziende terze”. Le intenzioni, secondo quanto appreso dalla discussione in aula, vanno tutte nella direzione di limitare la vendita di quei prodotti che potrebbero causare danni diretti ai consumatori quali prodotti farmaceutici ed alimentari. In tale direzione va il progetto di tracciabilità completa. Con la risoluzione appena approvata, infine, viene proposta l’introduzione dell’obbligo per le aziende produttrici di verificare la possibilità di rischi legati sia alla sicurezza che alla salute già nella fase di progettazione del prodotto e di creare per far fronte a tale problema una banca dati pubblica in materia, che includa una piattaforma per le denunce basata su sistemi regionali e nazionali esistenti negli Stati membri.