Ogni volta che l’Idv assume una linea di dura opposizione, nella sede deputata quale quella del Consiglio provinciale, dalla macchina del fango fuoriesce l’ormai vecchia polemica sul ruolo che il nostro partito avrebbe avuto circa la nomina di Remo Grande a presidente del Consiglio. Ci tengo a ricordare, però, che Remo Grande è stato eletto con voti di ben tredici consiglieri provinciali.
Detto questo, sull’atteggiamento inqualificabile di D’Ascanio e sull’atmosfera che ultimamente regna a Palazzo Magno, i fatti parlano da soli. Comprendiamo l’imbarazzo dei consiglieri di maggioranza che da tempo si pizzicano la pancia permettendo a D’Ascanio, nell’interesse esclusivo del centrosinistra, di portare avanti il suo mandato. Così come comprendiamo che le scelte dei consiglieri di opposizione sono legate più agli atti amministrativi che ad altro. Per questo le azioni del presidente meriterebbero di essere contestate in ben altri scenari ma il rispetto che l’Italia dei Valori ha del centrosinistra e dei consiglieri-vittime di D’Ascanio, ci fa riflettere e ci impone di protestare unicamente nel luogo deputato a farlo: l’aula del Consiglio.
Non è un caso che l’Italia dei Valori non abbia mai avviato mozioni di sfiducia. Aldilà di tutto, infatti, l’IdV ha la volontà di gettarsi alle spalle il passato. Ci auguriamo che, così come sta accadendo al tavolo politico, il centrosinistra trovi modo di guardare al futuro con rinnovata fiducia, puntando sulle capacità dell’attuale classe dirigente alla guida dei partiti della coalizione fatta di uomini accorti e capaci di riaccendere le speranze. Cristiano Di Pietro Capogruppo IdV alla Provincia di Campobasso