“Abbiamo trovato solo la realizzazione di un’ottima visione della situazione del territorio termolese“. Dunque nell’arco di tre anni dell’esecutivo Greco, l’Ufficio di Piano costituito all’interno dell’Assessorato all’urbanistica ha stilato lo “stato dell’arte” della città. E secondo quanto fatto sapere dallo stesso Properzi, questo è il lavoro che gli sarebbe stato commissionato dall’allora amministrazione, null’altro. Dunque, ora, la struttura ha già ripreso l’analisi del Prg realizzato nell’arco di 10 anni di lavoro dall’ingegnere Perugini che sarà, naturalmente, rimesso in carreggiata e sottoposto ad una rivisitazione al fine di riuscire a dotare il Comune locale di uno strumento urbanistico degno di tale nome in tempi accettabili.
“Oggi noi siamo stati costretti a riprendere in mano il Piano di Perugini _ ha proseguito l’Assessore Ennio De Felice _, riadattarlo alle nuove normative antisismiche, eventualmente apportare della varianti che abbiano maggiore senso logico ai programmi costruttivi. Per quanto riguarda l’ufficio di piano è stato soppresso perchè costoso e, come si è constatato, poco produttivo. In questo ambito, invece, stiamo sfruttando le capacità dei validissimi tecnici presenti in Comune e, qualora dovesse ritenersi necessario, di eventuale consulenza esterna“. De Felice, dunque, ha le idee chiare circa il “da farsi” in tempi ristretti.
prg e di più
bene, allora significa che le la giunta precedente ha detto una marea di fandonie, ingannando i termolesi e chi ha votato per quelle stesse persone se ne dovrebbe ricordare la prossima volat che chiederanno il voto. però mi viene un dubbio amletico quanto ci può capire un dottore in urbanistica? certo è pur vero che quando un tecnico si fa politico è molto peggio, però credo comunque che un dottore sia tale e che difficilmente potrà districarsi tra piano regolatore, arenili, poli fieristici, necessità di strade e servizi pubblici, se ci riuscirà …gli faremo i complimenti e pure una statua a mezzo busto in onore del fatto di avere reso un buon servizio al comune.
x alè
per quanto riguarda il tuo dubbio amletico (quanto ci può capire un dottore in urbanistica?) basta amare la propria città, avere voglia e volontà di lavorare, affidarsi a tecnici onesti e capaci senza interessi personali da curare…..
se un notaio ha potuto fare il sindaco un medico può fare benissimo l’assessore all’urbanistica.
Aldilà delle disquisizioni fatte, emerge l’ottima scelta, fatta dal sindaco, di riprendere la proposta di piano regolatore del prof. Perugini. Speriamo che si possa recuperare il tempo, inopinatamente perso per notivi oscuri e sui quali qualcuno dovrebbe riflettere.