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L’ex Amministratore risponde per le rime a Vincenzo Greco: “Abbiamo sempre governato con buon senso. L’Adeguamento dei prezzi dell’acqua è stato fatto dopo uno studio di 2 anni e non per il vantaggio di qualcuno”.

Il Sindaco Vincenzo Greco
TERMOLI _ Comune di Termoli-Sigesa: è guerra giudiziaria per la mega bolletta da 819 mila euro che pesa come un macigno sui conti dell’Amministrazione Greco. Lo ha detto oggi pomeriggio il Sindaco di Termoli Vincenzo Greco nel corso di una conferenza stampa svoltasi in Comune a partire dalle 15.30. Greco in compagnia dell’avvocato Vito Aurelio Pappalepore, consulente legale del Municipio, ed il Segretario Donato Petrosino, sulla esosa “bolletta” da pagare alla società concessionaria del servizio idrico comunale, Sigesa oggi Crea, addossa la responsabilità all’ex Sindaco Alberto Montano. Secondo le tesi enunciate in maniera dettagliata oggi pomeriggio da Vincenzo Greco prima e successivamente argomentate dal legale Pappalepore nel corso di due ore circa di spiegazioni, la Giunta Montano ha ratificato un accordo attraverso il quale veniva aumentato, senza motivazione ed in maniera ingiustificata, il costo base dell’acqua per metro cubo determinando così un forte aumento di costi per l’ente che oggi si trova a dover pagare oltre 800 mila euro alla Sigesa. Per Greco non si capirebbe per quale motivo sarebbe stato deciso da Montano l’incremento del costo base dell’acqua. “Abbiamo intenzione di procedere con azioni legale in tutte le sedi su questa storia” ha detto Greco sottolineando di voler annullare a tutti i costi quell’accordo stipulato nel 2002 dalla Giunta Montano a fine mandato le cui motivazioni non si capirebbero. “Solitamente gli accordi si fanno per avvantaggiare la cittadinanza”.
Greco, dunque, con la conferenza “Carta Canta” ha voluto “cantargliele” a Montano il quale, però, ha risposto per le rime alle argomentazioni del primo cittadino.

Per quanto concerne il merito della vicenda, poichè nel corso della mia amministrazione abbiamo sempre governato con buon senso, evitando di pagare milioni di euro come sta facendo l’attuale Amministrazione a legali esterni, abbiamo ritenuto ogni volta che era possibile di trovare soluzioni a controversie e contenziosi senza mai danneggiare il Comune _ ha detto senza mezzi termini Montano _. Le richieste che l’allora società Sigesa, oggi Crea, avevano fatto a partire dall’anno 1996 e, le verifiche sugli adempimenti contrattuali che la stessa società aveva a nostro giudizio in parte disatteso, furono oggetto di un incarico affidato ad un tecnico esperto “super partes” che lavorò per oltre 2 anni sulla materia che presentava una notevole complessità.

Al termine di questa approfondita valutazione fatta dal professionista incaricato, successivamente esaminata dai tecnici comunali che considerarono complessivamente equilibrate le conclusioni a cui era giunto il tecnico _ ha concluso Montano _, si arrivò alla firma di un accordo bonario, poi ratificato dalla Giunta comunale che aveva tutti i poteri amministrativi per poterlo fare tant’è vero che il collegio arbitrale a cui Greco si è rivolto lo ha pienamente riconosciuto”.
Gli arbitri a cui si sono rivolti i legali del Comune hanno dato torto all’ente e confermato la validità di quell’accordo. Ora si annuncia una nuova battaglia giudiziaria in tutte le sedi.

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3 Commenti

  1. Caro sindaco Greco visto che ci sei, cerca disistemare pure l’urbanistica,… ho saputo che c’è una delibera con la quale tutti i dirigenti devono timbrare il cartellino, ma visto che lui non c’è, che fate ? …grazie