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L’ex Sindaco ha annunciato una relazione alla Corte dei Conti sulla vicenda ed azione legale contro illazioni del Sindaco Greco

TERMOLI _ Questione acqua: l’ex Sindaco Montano, oggi vice segretario nazionale di Alleanza di Centro risponde con una conferenza stampa in Comune, alle accuse lanciate nei giorni scorsi dal Sindaco Vincenzo Greco nel corso di una conferenza denominata “Carta carta”. Nell’occasione Greco non ha risparmiato nemmeno pesanti allusioni all’indirizzo del suo predecessore sulle motivazioni di un improvviso aumento delle tariffe dell’acqua. Montano ha definito oggi pomeriggio la conferenza di Greco come “carta straccia” e, sempre con documenti alla mano, ha ribattuto punto su punto alle tesi di Greco e del consulente legale Pappalepore.

Montano era stato accusato nei giorni scorsi dall’attuale Sindaco di aver stipulato improvvisamente e senza un motivo fondante un accordo bonario a fine mandato nel 2002 decidendo l’incremento del costo dell’acqua per metro cubo determinando così una “bolletta”
per il Comune da pagare dal 1999 ad oggi di oltre 800 mila euro. Montano, oggi pomeriggio, nel corso della lunga conferenza, ha spiegato le motivazioni alla base di quell’accordo bonario che: “fa seguito ad una richiesta di adeguamento delle tariffe da parte dell’allora Sigesa sulla base di una delibera del Cipe. L’Amministrazione Di Sapia aveva già provveduto ad un primo adeguamento del costo base dell’acqua, seguito da un secondo aumento deciso dall’allora commissario succesutosi al sindaco Di Sapia, fino ad arrivare nel 1999 quando, sulla base di una nuova richiesta della Sigesa, si decise di affidare la materia ad un esperto super partes. Quest’ultimo, dopo due anni di lavoro stabilì una serie di integrazioni recepite integralmente con delibera di Giunta comunale nel 2002”. L’esecutivo Montano con l’accordo bonario retroattivo a partire dal ’99 ha così stilato una intesa in mancanza della quale la Sigesa avrebbe aumentato in maniera unilaterale il costo dell’acqua.

Montano ha, dunque, ripercorso con documenti alla mano l’intera vicenda sottolineando come il collegio di arbitri a cui si è rivolta l’Amministrazione Greco per contestare la “bolletta” di 800 mila euro è, di fatto, giunto alle stesse conclusioni del tecnico super partes e della delibera del 2002 e per tale motivo ha bocciato l’azione legale intrapresa oggi dal Comune. “Si continuano a sperperare soldi in cause continue _ ha aggiunto l’ex Sindaco _ cosa che all’epoca si è evitato preferendo la via del dialogo. Sto preparando su questa vicenda una relazione da inviare alla Corte dei Conti mentre sto valutando un’azione legale contro Greco per le sue dichiarazioni in conferenza”.

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