VincenzoAufieroTERMOLI – Ormai mancano pochi giorni al voto sul referendum, sulle concessioni delle trivelle in mare nei pressi delle coste italiane, e si continua a registrare uno scarso, se non proprio assente, impegno da parte della quasi totalità della classe politica e dirigente nazionale. Ciò porta a credere che l’invito, al limite della legalità, all’astensione al voto del Presidente e segretario del PD Renzi, per non far raggiungere il quorum, possa andare a buon fine, invalidando il risultato referendario, annullando la prevista vittoria dei SI.

Propinare la “furbata” del non voto al referendum, rinunciando così ad una battaglia politica, per far capire e prevalere le proprie idee, fa crescere la disaffezione dei cittadini alla politica e indebolisce la democrazia. L’invito sembra venga accolto, salva qualche eccezione, anche da parte dei nostri politici e amministratori locali. Mi spiace constatare l’assenza, a questa nuova battaglia per uno sviluppo compatibile a tutela dell’ambiente, per Termoli e il Basso Molise, di quanti in altre manifestazioni (centrale turbogas, insediamento industrie chimiche, trattamento dei rifiuti, ….) erano al mio fianco.

Il calo di interesse verso l’ambiente lo dimostra già la “sporcizia”, di ogni genere, presente sempre più nelle strade di Termoli, dovuta ad un sistema di spazzamento e raccolta dei rifiuti inefficiente, la diminuzione della raccolta differenziale, ….. Le aree a verde, strade e i viali, non solo quelle dei quartieri periferici, sempre più abbandonate a se stesse: Parco Comunale, Colle Macchiuzzo, Colle della Torre, Viale Padre Pio, Viale Trieste, Viale d’Italia, Rio Vivo, ….

L’Amministrazione comunale, ormai in carica da due anni, si dimostra incapace di affrontare e risolvere i problemi della nostra città, smentendo quando sostenuto nel programma elettorale: trasparenza, partecipazione, efficienza, ….Ciò lo dimostra anche la procedura in atto per realizzare l’intervento di riqualificazione urbana, con la realizzazione del tunnel di collegamento tra il piazzale del Porto e il lungomare nord, che tende a negare, con forme ostruzionistiche, ai cittadini di esprimersi con un referendum consultivo. 

Ogni votazione, per tutti i cittadini, è occasione da non perdere per dare un segnale alla classe dirigente e politica Al referendum di domenica prossima bisogna andare a votare in massa, rigettando l’invito ad astenersi, esprimendo la propria e insindacabile scelta. Così si esclude che decisioni importanti per la salute e il benessere di tutti vengano presi da poche persone o soggetti potentati. Al referendum, in coerenza alle mie idee e azioni, a difesa dell’ambiente, voterò e invito a votare SI.

Diverse sono le ragioni di tale scelta: difesa dell’ambiente, dell’ecosistema marino delle coste italiane, degli interessi e diritti legittimi delle popolazioni e delle istituzioni presenti nelle aree interessate alle trivellazioni. E’ necessario votare SI anche per sostenere il passaggio necessario e urgente a fonti pulite e rinnovabili, modello di sviluppo ecologicamente sostenibile, per difendere e tutelare la salute e il benessere delle generazioni future.

Vincenzo Aufiero
ex Consigliere Comunale di Termoli
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