CAMPOMARINO _ Il servizio prelievi di sangue in Basso Molise è ripreso. In ben 12 comuni sarà possibile usufruire di tale importante attività sanitaria ed entro qualche settimana anche in altrettanti centri dell’hinterland costiero. Nella giornata di ieri l’altro alcuni infermieri hanno riaperto il laboratorio di Campomarino dove da numerosi anni si svolgeva l’attività bloccata in piena estate. Stessa situazione a Guardialiera ed in 10 centri della costa e delle zone interne al litorale.
La conferma giunge dagli amministratori comunali di diversi centri interessati dalla ripresa del servizio rimasti a luglio scorso a dir poco amareggiati dall’improvviso quanto inaspettato “stop” di un servizio dell’Arem di estrema importanza per le popolazioni locali ed in modo particolare per gli anziani, i dializzati ed altre fasce deboli, i più colpiti dall’interruzione.
“I prelievi sono già stati ripresi _ hanno dichiarato alcuni consiglieri comunali e famiglie del centro campomarinese interpellati telefonicamente _ e ne siamo immensamente felici. Era ora. Temevamo il peggio ma così non è stato. L’azienda sanitaria ha capito che era un servizio troppo importante per il territorio. Ringraziamo anche il responsabile della riorganizzazione dell’attività, Giancarlo Totaro che è riuscito a riaprire i laboratori mantenendo la stessa qualità ma a costi 10 volte inferiori al passato”. Gli abitanti del Basso Molise a partire dai paesi attorno a Larino per 15 anni hanno usufruito di tale opportunità garantita da diversi infermieri due volte o una volta la settimana permettendo così ai pensionati ed ai più piccoli di evitare i continui andirivieni verso il San Timoteo di Termoli o il Vietri di Larino. Poi ad inizio estate il periodo di “vacche magre” è giunto nel pieno e la Regione Molise ha voluto “tagliare” il servizio in attesa di una riorganizzazione ed ha mantenuto la parola.
I costi sono stati ridimensionati notevolmente rispetto al passato e i prelivi sono ripresi mantenendo gli stessi standard qualitativi. Ne sono particolarmente soddisfatti anche gli amministratori di Guardilfiera. Gli altri comuni interessati sono: Tavenna, Mafalda, Palata, Montemitro e centri adiacenti.