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TERMOLI – Contattano alcuni pazienti dopo un trasporto urgente in ambulanza invitandoli a saldare subito un fantomatico conto in sospeso inerente il soccorso. A raccogliere l’allarme di alcune famiglie di Termoli dopo un’emergenza sanitaria che li aveva interessati, sono stati gli operatori ospedalieri del posto ed alcuni sindacati a cui si sono rivolti diversi degenti una volta tornati a casa. La conferma arriva da dipendenti del San Timoteo che hanno invitato i pazienti interessati dalle tentate truffe a denunciare il caso senza troppe remore alle forze dell’ordine.

I malati interessati da un soccorso in ambulanza – hanno dichiarato alcuni operatori sanitari del luogo – a distanza di giorni o qualche settimana dall’intervento del 118 Molise, vengono interpellati telefonicamente alle proprie utenze domestiche e, senza troppi giri di parole, gli viene chiesto di pagare il conto dell’ambulanza. Naturalmente non esiste alcun saldo perchè il servizio è assolutamente gratuito ma, nelle ultime settimane, sono diversi i tentativi di truffa messi in atto da gente con pochi scrupoli”. Una vicenda che fino a questo momento ha interessato vari anziani al loro ritorno a casa dopo un breve ricovero ospedaliero per patologie croniche.

Le persone interpellate sono per lo più pensionati ultrasettantenni che, una volta al telefono, presi alla sprovvista e dalla preoccupazione, non chiedono molte informazioni sull’identità di coloro che sono all’altro capo del filo concentrando la loro attenzione ed interesse sul conto in sospeso e da saldare. Della vicenda ne sono venuti a conoscenza alcuni alcuni rappresentanti sindacali.

Abbiamo invitato e sollecitato gli interessati da queste strane telefonate in casa a rivolgersi subito alle forze di polizia così da poter avviare un’indagine – hanno proseguito gli operatori ospedalieri di Termoli -. Noi, dal nostro canto, non possiamo fare altro che sensibilizzare i degenti a non pagare nulla, ad essere accorti evitando di lasciarsi irretire da sconosciuti che si presentano in modo affabile”. Negli ultimi giorni sono due i pensionati destinatari delle telefonate con richiesta di soldi per i soccorsi. Per quanto riguarda i dati di tali persone, attualmente non sembra difficile procurarsi i nominativi soprattutto se si tratta di anziani che risiedono in piccoli centri.