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CAMPOBASSO _ Il Molise ha l’obbligo di rimodellare il proprio assetto amministrativo sul territorio, e tale vincolo può rappresentare una straordinaria opportunità per snellire le istituzioni, sburocratizzare gli apparati, ridurre i costi della politica, sopprimere o accorpare Enti Sub-Regionali ed avvicinare le istituzioni ai cittadini. La mozione protocollata in Consiglio Regionale mira a rilanciare un confronto in sede di Conferenza delle Autonomie Locali che coinvolga i comuni, le comunità montane, le province, l’ANCI, la Lega delle Autonomie Locali, l’UNCEM e l’UPROM.

Ci sono scadenze di legge che obbligano i comuni ad associarsi, sciolgono le comunità montane, delimitano le Unioni dei Comuni e prospettano il riordino delle Province. Tali scadenze potranno mutare solo per ciò che attiene le province se il TAR Lazio o la Corte Costituzionale accoglierà i ricorsi presentati per fermare l’attuazione dell’art.17 della legge n.135 del 7 agosto 2012. In tutti i casi il Molise non può affidarsi solo ai contenziosi ed ha il dovere di costruire un assetto più snello, agile, meno costoso, più vicino ai cittadini e capace di saper dare risposte serie ai problemi delle comunità locali. Per questa ragione è stata promossa una riflessione pubblica per il 25 settembre alle ore 17.30 presso il Saloncino del Consiglio Regionale in Via XXIV Maggio, 131 che sarà introdotta da un docente di diritto costituzionale e a cui interverranno componenti della Conferenza delle Autonomie Locali, dell’ANCI, dell’UPROM ed il Segretario Generale della CGIL Molise.

Michele Petraroia

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