Nessun rispetto né per gli ex dipendenti, ad oggi neo-disoccupati, né per i rappresentanti di una Regione, il Molise, che pure ha consentito alla Contact s.r.l. di guadagnare, avvalendosi di pubblici finanziamenti, sul nostro territorio, utilizzando la nostra forza lavoro, adeguatamente formata a spese della Regione Molise. Solo per completezza si ricorda che, dopo aver usufruito di finanziamenti regionali, la Contact non ha pensato di adire le Istituzioni molisane per essere ammessa ad usufruire degli ammortizzatori sociali, onde consentire ai dipendenti di conservare il posto di lavoro e ad alla Società di metter in piedi un concreto piano di risanamento. Perché non tentare neppure di trovare una soluzione, cercare un aiuto, o il sostegno di quelle Istituzioni che, al momento della nascita della Società, l’hanno finanziata?
Bisogna concludere, dunque, che i lavoratori sono stati solo lo strumento per ottenere il finanziamento regionale, e che, una volta terminati i fondi, a nessuno importa delle sei famiglie in difficoltà. Un plauso a quegli esponenti della Regione Molise che subito si sono interessati alla vicenda dei sei lavoratori della Contact e che di sicuro sosterranno la battaglia dei lavoratori e della UILTuCS Molise, cercando di fare chiarezza sull’effettivo utilizzo del pubblico denaro e predisponendo tutti gli strumenti idonei a fornire sostegno economico alle famiglie; la nota negativa, in questa situazione, è il completo disinteresse mostrato dalla città di Termoli, a mezzo dei suoi rappresentanti, alle vicende riguardanti sei concittadini. La UILTuCS Molise,pertanto, nel congratularsi con il neo sindaco della cittadina termolese, Antonio Basso Di Brino, per l’avvenuta elezione ai vertici del Comune di Termoli, chiede allo stesso di fissare rapidamente un incontro per procedere alla valutazione delle concrete prospettive occupazionali per i sei ex dipendenti della Contact s.r.l.
Per la UILTuCS Pasquale Guarracino