TERMOLI _ La UIL-UILTuCS Molise, in persona del Segretario Generale, Pasquale Guarracino, ancora una volta si trova a segnalare la situazione dei sei lavoratori rimasti improvvisamente a casa dopo che la Contact s.r.l., che gestiva il servizio di call center nella città di Termoli, ha deciso, da un giorni all’altro di chiudere materialmente la propria sede. Ebbene, come mai dopo aver usufruito di finanziamenti regionali, la Contact non ha pensato di adire le Istituzioni molisane per essere ammessa ad usufruire degli ammortizzatori sociali, onde consentire ai dipendenti di conservare il posto di lavoro e ad alla Società di metter in piedi un concreto piano di risanamento?

Perché far credere di investire su un territorio e di fatto godere soltanto dei benefici economici regionali, e, una volta finiti i soldi, scappare da un giorno all’altro, con la scusa di non poter realizzare lo scopo sociale, lasciando sei lavoratori a casa? Perché non tentare neppure di trovare una soluzione, cercare un aiuto, o il sostegno di quelle Istituzioni che, al momento della nascita della Società, l’hanno finanziata? Bisogna concludere, dunque, che i lavoratori sono stati solo lo strumento per ottenere il finanziamento regionale, e che, una volta terminati i fondi, a nessuno importa delle sei famiglie in difficoltà.

La Contact s.r.l., interpellata in merito alla situazione di disagio dei lavoratori, si è limitata a comunicare di essere nel giusto, nonostante la barbara fuga dalla città di Termoli. E motivava la legittimità della propria azione con le perdite considerevoli accumulate nel triennio precedente la chiusura. Nuovamente nessuna considerazione per chi ha lavorato per l’azienda e collaborato con la Direzione della società per consentire la crescita comune. La UILTuCS Molise, che pure intraprenderà tutte le azioni sul piano legale per dare giustizia ai lavoratori, si rivolge, con forza, ai candidati a sindaco per la città di Termoli ed alle Istituzioni molisane, per chiedere un intervento concreto a sostegno delle sei famiglie rimaste improvvisamente prive di reddito

Per la UILTuCS Pasquale Guarracino

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