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SAN GIULIANO DI PUGLIA – “Adesso bisogna invertire il modo di pensare ma anche il modo di intervenire a proposito del terremoto che non è più un fenomeno lontano ma qualcosa con cui convivere”.Ne è convinto il sindaco di San Giuliano di Puglia Luigi Barbieri che, in occasione della Giornata della Memoria di oggi, ha voluto mettere in evidenza l’obiettivo del Mete, Museo multimediale del Terremoto che punta: non solo ricordare l’accaduto ma sensibilizzare le scuole d’Italia alla prevenzione e l’intervento affinché simili tragedie come quella della Jovine non accadano ancora. Entro beve, infatti, saranno invitati gli alunni non solo del Molise ma d’Italia a visitare la struttura di San Giuliano di Puglia che sta lavorando proprio a tale progetto in ambito nazionale.
La presenza del Direttore dell’Ufficio scolastico del Molise Sabatini, invitata dal sindaco Barbieri, rientra proprio nell’ambito di iniziative di sensibilizzazione delle scuole alla problematica. “Un momento di grande dolore come tutti i momenti in cui si ricordano tragedie come questa – ha detto il direttore Sabatini -, un dolore aumentato dalla triste concomitanza con le vicende di ieri ma allo stesso tempo un messaggio di speranza e di ripresa che riparte proprio da San Giuliano con l’immagine proprio della scuola, dei ragazzi, della vita. Noi siamo vicini ai nostri fratelli colpiti dal terremoto e, soprattutto, li accompagniamo con un messaggio di vicinanza emotivo ma anche di incitamento per ricominciare proprio a partire dai ragazzi”.
Al Giorno della Memoria hanno partecipato quest’anno alcuni sindaci del cratere: Santacroce di Magliano, Colletorto, Bonefro, Rotello ed Ururi, due primi cittadini arrivati dalla Toscana, il sindaco di Sezze (Latina), rappresentanti del Comune e scuole di Bari, l’ex Governatore Iorio, il Presidente Frattura, l’assessore regionale Facciolla, il Presidente del consiglio Cotugno, le famiglie delle vittime, la popolazione del paese.
“La prevenzione. Abbiamo potuto vedere cosa è accaduto in questi giorni – ha commentato il Presidente Frattura -, un tessuto urbano azzerato però per fortuna senza alcuna vittima. Penso che questo sia il messaggio positivo di questo momento di dolore”.
“Giornata che casualmente cade in un periodo terribile perché il centro Italia è preso dall’immane tragedia di terremoti, anche particolarmente violenti che stanno devastando non solo la popolazione, ma anche il patrimonio edilizio. Oggi è una giornata particolarmente triste”. L’assessore regionale Vittorio Facciolla presente a San Giuliano di Puglia a 14 anni dalla tragedia della scuola ‘Jovine’, punta l’attenzione sulla necessità di costruire a regola d’arte secondo le normative esistenti e fa un punto sulla ricostruzione in Molise.
“A San Giuliano ormai la ricostruzione è terminata, nei comuni del Cratere siamo in una fase avanzatissima – continua Facciolla -, fuori dal cratere siamo un po’ in ritardo, si sta cercando di avanzare e chiuderla. Il tema è una ricostruzione che sia capace poi di far sì che il patrimonio pubblico e privato sia in grado di poter resistere alla forza naturale del terremoto. Non si muore di terremoto, si muore per la cattiva costruzione. Quando l’uomo con la sua antropizzazione non fa le cose fatte bene, e quindi un’antropizzazione negativa con ricostruzioni che non sono a regola d’arte, a norma di legge, è chiaro che provocano le tragedie che tutti sappiamo”
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