PETACCIATO – Si è svolta ieri pomeriggio in piazza, un dibattito pubblico,  una conversazione sulla riforma costituzionale con il giornalista Piero Ricca, organizzato dagli attivisti del Comitato Art.21 di Petacciato. La scelta del tema è nata dall’esigenza di informare i cittadini sull’importanza di difendere la nostra Costituzione e nell’occasione sono stati trattati e spiegati gli aspetti della Riforma e le ragioni del NO.  Quindi è stato un modo non troppo accademico per spiegare le criticità di un progetto di una riforma incomprensibile, grazie alla presenza di Piero Ricca, giornalista del Fatto Quotidiano, blogger e opinionista.

Piero Ricca  è noto alle cronache per le critiche a esponenti dell’establishment e da anni si occupa di legalità e questione morale. Per noi del comitato, possiamo dire, è stato un ispiratore sin dall’inizio ed esempio di cittadino informato. Il suo operato è sempre stato rivolto verso la tutela dei valori della legalità e dell’etica pubblica, partendo proprio dal rispetto della Costituzione. “Se tutti fossimo come Piero Ricca, ci sarebbero ottimi risultati”, Marco Travaglio.

Nel suo intervento il giornalista del Fatto ha sottolineato: 
«I transfughi, i voltagabbana, i venduti che diventano determinanti per cambiare le regole fondamentali del nostro Stato. E allora, vediamo che tutta questa operazione nasce e  si sviluppa nel disprezzo dell’etica e della cultura, tutte le persone di grande qualità su queste materie costituzionali sono stati messi ai margini, dieci ex Presidenti della corte costituzione, dieci ex Presidenti della stessa corte i più grandi giuristi del Paese hanno sempre detto: “Fermatevi, riflettete meglio, non si cambia così una Costituzione”. Ma un Paese che mette ai margini l’etica e la cultura non ha futuro».
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