Al Giorno della Memoria hanno partecipato quest’anno alcuni sindaci del cratere: Santacroce di Magliano, Colletorto, Bonefro, Rotello ed Ururi, due primi cittadini arrivati dalla Toscana, il sindaco di Sezze (Latina), rappresentanti del Comune e scuole di Bari, l’ex Governatore Iorio, il Presidente Frattura, l’assessore regionale Facciolla, il Presidente del consiglio Cotugno, le famiglie delle vittime, la popolazione del paese.
“Giornata che casualmente cade in un periodo terribile perché il centro Italia è preso dall’immane tragedia di terremoti, anche particolarmente violenti che stanno devastando non solo la popolazione, ma anche il patrimonio edilizio. Oggi è una giornata particolarmente triste”. L’assessore regionale Vittorio Facciolla presente a San Giuliano di Puglia a 14 anni dalla tragedia della scuola ‘Jovine’, punta l’attenzione sulla necessità di costruire a regola d’arte secondo le normative esistenti e fa un punto sulla ricostruzione in Molise.
“A San Giuliano ormai la ricostruzione è terminata, nei comuni del Cratere siamo in una fase avanzatissima – continua Facciolla -, fuori dal cratere siamo un po’ in ritardo, si sta cercando di avanzare e chiuderla. Il tema è una ricostruzione che sia capace poi di far sì che il patrimonio pubblico e privato sia in grado di poter resistere alla forza naturale del terremoto. Non si muore di terremoto, si muore per la cattiva costruzione. Quando l’uomo con la sua antropizzazione non fa le cose fatte bene, e quindi un’antropizzazione negativa con ricostruzioni che non sono a regola d’arte, a norma di legge, è chiaro che provocano le tragedie che tutti sappiamo”