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Felice: «Un soggetto politico, presente in Consiglio regionale tra le minoranze, continua a sostenere che la responsabilità del debito sia interamente del Governo centrale e ha promosso, tramite un cittadino, un ricorso al TAR avvalendosi del supporto di tre illustri avvocati. Non avendo competenze giuridiche specifiche, possiamo solo auspicare, come tutti i molisani, che l’esito del ricorso sia positivo, perché rappresenterebbe la realizzazione di un vero e proprio “sogno”».

Nicola-Felice
Nicola Felice, presidente associazione “Comitato San Timoteo”

TERMOLI – Tra i temi che più interessano e coinvolgono la nostra collettività, la sanità occupa un ruolo di primo piano, sia per l’importanza dei servizi erogati sia per le implicazioni finanziarie, legate all’accumularsi di un crescente debito nel corso degli anni. Da tempo, a livello politico e istituzionale, si discute della responsabilità del disavanzo del Servizio Sanitario Regionale (SSR) del Molise.

Alcuni ritengono che la colpa sia interamente da attribuire al Governo nazionale, poiché i commissari ad acta sono stati nominati dallo Stato centrale. Questa posizione non è nuova: nella precedente consiliatura, il Consiglio regionale aveva approvato all’unanimità una mozione ambiziosa, chiedendo che fosse il Governo centrale a coprire il debito del SSR molisano. Tale richiesta si basava sulla convinzione che il disavanzo fosse imputabile allo Stato, dato che la sanità molisana è commissariata dal 2009, ovvero da oltre 16 anni. Nulla di fatto!

Tuttavia, è necessario analizzare attentamente chi abbia effettivamente ricoperto il ruolo di commissario ad acta e con quali compiti. Nel tempo, tale incarico è stato assunto alternativamente da tecnici e dai Presidenti della Regione (Iorio, Frattura, Toma) e in ultimo, dal 3 agosto 2023, dall’avvocato Marco Bonamico, affiancato dal sub-commissario Dottor Ulisse Di Giacomo.

È importante sottolineare che il ruolo dei commissari non prevede una gestione totale della sanità regionale, bensì riguarda la programmazione, l’autorizzazione delle spese e il controllo. L’organizzazione effettiva del SSR resta sotto la responsabilità diretta dei Presidenti di Regione, i quali nominano i direttori generali e influenzano di conseguenza tutta la catena decisionale. Questo porta a concludere che il SSR, pur essendo commissariato, non è gestito esclusivamente dallo Stato centrale, ma in collaborazione con la Regione.

Un soggetto politico, presente in Consiglio regionale tra le minoranze, continua a sostenere che la responsabilità del debito sia interamente del Governo centrale e ha promosso, tramite un cittadino, un ricorso al TAR avvalendosi del supporto di tre illustri avvocati. Non avendo competenze giuridiche specifiche, possiamo solo auspicare, come tutti i molisani, che l’esito del ricorso sia positivo, perché rappresenterebbe la realizzazione di un vero e proprio “sogno”.

Tuttavia, secondo alcuni esperti, l’iniziativa avrebbe scarse possibilità di successo, non tanto per il merito della questione quanto per la sua ammissibilità giuridica. Infatti, salvo poche eccezioni, il nostro ordinamento amministrativo non consentirebbe ai singoli cittadini di ricorrere ai tribunali amministrativi per questioni di questa portata. Se ciò fosse confermato, si potrebbe ipotizzare che l’iniziativa sia stata intrapresa anche per altri scopi meno nobili.

Nel frattempo, riteniamo fondamentale affrontare la realtà con pragmatismo, sfruttando le risorse che il Governo centrale ha assegnato al Molise attraverso la Legge di Bilancio 2025. Tra le misure previste vi è un incremento di almeno 20 milioni di euro annui per la sanità a partire dal 2025, un intervento essenziale per il raggiungimento dell’equilibrio gestionale e per consentire, dopo due anni consecutivi di bilanci consolidati in pareggio, l’uscita dal regime di commissariamento e il ritorno della programmazione sanitaria sotto la competenza regionale. Inoltre, il Governo ha previsto l’erogazione di 45 milioni di euro nel 2025 e altri 45 milioni nel 2026 per contribuire alla copertura parziale del debito pregresso, stimato in circa 170 milioni al 31 dicembre 2023. L’assegnazione di questi fondi sarà subordinata all’approvazione del Programma Operativo 2025-2027, attualmente in fase di redazione, e alla successiva definizione dell’Atto Aziendale dell’Asrem.

Un ulteriore aspetto positivo è rappresentato dall’utilizzo dei fondi del PNRR destinati al Molise, che consentiranno di ammodernare e potenziare le strutture sanitarie, migliorando il parco tecnologico, le attrezzature analitiche e i sistemi amministrativi.

Restano, tuttavia, alcune criticità, come l’applicazione del Decreto Balduzzi, che continua a limitare l’efficacia e l’operatività degli ospedali pubblici della regione. Auspichiamo che il Governo centrale intervenga con un provvedimento legislativo specifico per concedere le deroghe necessarie, in particolare per l’assunzione di specialisti a tempo indeterminato, così da consentire al sistema sanitario molisano di operare in modo più efficace e di rispondere meglio alle esigenze della popolazione.

Il Comitato esprime soddisfazione per i progressi finora compiuti e riconosce l’impegno e la determinazione di tutti gli attori coinvolti, dai Commissari ad acta al Presidente della Regione, fino ai rappresentanti del Governo e ai parlamentari molisani. È essenziale continuare a lavorare insieme, senza divisioni, per affrontare e superare le sfide ancora aperte.

Se vi sarà una visione condivisa e una sinergia tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione del servizio sanitario, il Molise potrà finalmente assistere a un rilancio significativo della sanità regionale. La ritrovata unità d’intenti tra i Commissari ad acta, la Direzione Asrem e la Regione potrà favorire il raggiungimento di risultati concreti, attesi da tempo, e delineare un futuro più stabile e funzionale per i nostri ospedali e per i cittadini molisani.

Un primo passo fondamentale in questa direzione è stato rappresentato dall’approvazione, da parte dei Commissari ad acta, del Piano pluriennale di fabbisogno del personale, che ha permesso alla Direzione Asrem di avviare la stabilizzazione e l’assunzione di nuovo personale, nonché la pubblicazione di bandi per l’inserimento di medici e operatori sanitari nelle varie specialità. Questo intervento ha rappresentato una prima risposta significativa alle necessità di un settore da troppo tempo sottodimensionato, aprendo finalmente la strada a un rafforzamento concreto delle strutture ospedaliere.

Concludiamo questo intervento con un rinnovato impegno e una rinnovata fiducia nel futuro, certi che l’unità e la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti possano portare il Molise verso un sistema sanitario più forte, efficiente e vicino alle esigenze di tutti i suoi cittadini.

Nicola Felice
Presidente Comitato San Timoteo