TERMOLI _ Caro Sindaco, vuoi sapere davvero come sono andate le cose o le sai e fingi di non saperle? Martedì 30 aprile, nel pomeriggio, come ti ho poi personalmente comunicato, ho passato oltre un’ora cercando di rintracciarti sul tuo cellulare e presso la tua Segreteria (chiedi conferma al tuo staff).
Ho provato a contattare senza successo l’Assessore alle Politiche Sociali sul suo cellulare (in seguito mi ha detto che le è stato rubato) e la Dirigente alle Politiche Sociali (chiedi all’usciere del Comune). Per quale motivo? Avvisarti che ero entrato in contatto con la signora e chiederti di prendere in carico la difficile situazione. Non avendo ricevuto risposte, mi sono attivato diversamente. Giovedì mattina (2 maggio) ti ho aspettato in Comune per chiederti di incontrare la signora in tempi brevi e il pomeriggio vi siete incontrati.
A quel punto ho ritenuto che la questione fosse nella mani di chi di dovere. Grazie per averci informato della tua professione religiosa cristiano-cattolica! Adesso capisco a cosa ti serviva un nuovo portavoce pagato dalla collettività. Con questo considero chiusa la questione perché non ritengo giusto che una questione delicata come quella che la signora sta vivendo diventi una bega politica.
Paolo Marinucci
Replica a Marinucci
NOTA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
DI BRINO: “PRENDO ATTO DELLA POLEMICA STRUMENTALE DI MARINUCCI SULLA VICENDA DELLA DONNA SFRATTATA DA UN ALLOGGIO IACP”.
Termoli, 07 maggio 2013 – “Prendo atto che i miei precedenti appelli a moderare i toni della dialettica politica e gli inviti a non strumentalizzare le vicende umane di questi giorni sono purtroppo caduti nel vuoto”.
Queste la replica del Sindaco Di Brino alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal consigliere di minoranza Paolo Marinucci, a seguito della soluzione messa in atto dall’Amministrazione comunale in merito all’emergenza abitativa della donna sfrattata da un alloggio Iacp. “La ricostruzione dei fatti evidenzia che l’unica cosa che andava fatta nei tempi dovuti, cioè la formalizzazione immediata di una richiesta da parte della donna in difficoltà all’ufficio Servizi sociali del Comune, non è stata fatta. Indipendentemente dalle telefonate non andate a buon fine. Ciò non basta, però, per comprendere la reazione stizzita di Marinucci il quale, probabilmente, resta convinto che io possa essere a sua disposizione al semplice schioccare delle sue dita, anche quando magari sono impegnato in altri contesti o non sono raggiungibile al telefono. La dimostrazione della volontà di risolvere le questioni che vengono sottoposte a questa Amministrazione sta nel fatto che ci siamo attivati immediatamente, come confermato dallo stesso consigliere, non appena il caso ci è stato rappresentato.Per quanto attiene invece alle considerazioni del consigliere di minoranza sulle mio stato d’animo in merito alle vicende umane evidenziate, non credo francamente di dovere chiedere in anticipo il permesso a Marinucci prima di poter professare le mie convinzioni.
Voglio infine ricordare a Marinucci, dato che continua a far finta di non comprendere il tema della forte opera di razionalizzazione delle spese operata da questa Amministrazione, che mentre la Giunta Greco spendeva oltre 200.000 Euro annui di soldi pubblici per cinque membri del suo staff, la Giunta Di Brino ne spende oggi, nonostante il recente innesto di due unità, circa 81.000 Euro annui lordi, impiegando in totale quattro persone. La prima domanda a Marinucci, quindi, sorge spontanea: chi ha speso di più? E la seconda è la seguente: dov’era Marinucci quando il sindaco Greco utilizzava quei soldi nelle modalità che lui stesso giudica oggi probabilmente poco consone? Spero vivamente che la questione venga chiusa qui”.