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Luigi Barbieri
SAN GIULIANO DI PUGLIA – I Sindaci del cratere stigmatizzano l’atteggiamento del Governo regionale che non ha condiviso con gli amministratori dei centri terremotati del Molise, nonostante i propositi annunciati, alcuna decisione e strategia sul futuro della ricostruzione post-sisma in Molise, dissentono totalmente e nettamente dalle decisioni assunte dal Governo regionale sulle modalità di prosecuzione delle attività di ricostruzione e chiedono un incontro urgente da tenersi entro 5 giorni dalla presente.

E’ quanto deciso in una riunione a San Giuliano di Puglia dai primi cittadini dei comuni danneggiati dal terremoto del 2002. Gli stessi, in un documento, ricordano che: “tra i principali propositi annunciati dal nuovo Governo regionale vi era quello di modificare la Legge regionale istitutiva dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile secondo una proposta da condividere con i sindaci finalizzata a far gestire direttamente agli stessi le attività di ricostruzione, evitando le burocrazie e le lungaggini dell’attuale sistema di gestione del post-sisma. Ad oggi anche gli impegni assunti relativi alla liquidazione, entro fine anno 2013, degli Stati d’avanzamento lavori già maturati dalle imprese sono stati, clamorosamente, parzialmente disattesi”.

I Sindaci del cratere hanno preso atto che: “nonostante il lungo lasso di tempo trascorso, non sono stati né convocati per un incontro, né alcun problema è stato affrontato o risolto” e per questo ricordano al Governo regionale come: “al centro delle decisioni da assumere vi deve essere il “cittadino terremotato” che, dopo 11 anni, attende di avere ricostruita la casa danneggiata dal sisma”.

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