In particolare il 19enne si occupava della consegna dei soldi falsi alla vittima e da questa riceveva il cellulare, il padre la contattava preventivamente al telefono per pattuire l’ incontro. Le banconote venivano trattenute dalla Banca che le riceveva e che si avvedeva della palese anomalia. L’ odierna perquisizione domiciliare permetteva di rinvenire a casa del 19enne, a Campomarino, altre 2 banconote da 20,00 euro palesemente falsificate e riportanti entrambe lo stesso codice alfanumerico. Nella circostanza i Carabinieri trovavano anche pochi grammi di hashish , riconducibili ad uso personale, per i quali il giovane viene segnalato all’Autorità Prefettizia quale assuntore di stupefacente, 2 telefoni cellulari (ma non quello pagato all’ acquisto con soldi falsi ) ed alcune sim card di verosimile provenienza furtiva.
Il tutto sottoposto a sequestro. I militari si trovavano di fronte anche a 6 petardi e 2 candelotti di costruzione artigianale, incartati grossolanamente, del peso di 50 /60 grammi circa ciascuno, che non riportavano alcuna identificazione sulla loro composizione né sulla loro provenienza e che venivano sequestrati per i successivi accertamenti. Per questo motivo il giovane veniva deferito anche per fabbricazione abusiva di materiale esplodente. A casa di suo padre, a Serracapriola non veniva rinvenuto altro materiale ricercato.
L’attività di Polizia Giudiziaria si estendeva anche all’ abitazione di un altro 19enne, a Campomarino, conoscente del primo, che nello scorso dicembre era già stato deferito all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Campobasso, perché in compagnia del suo amico, avevano commesso un altro analogo reato acquistando un telefono da due ragazzi di Campobasso e pagandolo anche in quella situazione con sette banconote da 50 euro false e contraddistinte dal medesimo seriale alfanumerico. Nell’ odierna perquisizione a casa di quest’ ultimo non veniva rinvenuto altro materiale illecito.