TERMOLI – È “S’ozzastru”, il corto animato di Carolina Melis, racconto di un albero millenario, ambasciatore resiliente della natura e testimone silenzioso della storia che oggi appare sotto forma di tragedia, si aggiudica il premio miglior film Studio Eko’ della 4a edizione di Alta Marea Festival, che si è svolta a Termoli dal 31 luglio al 2 agosto.
Miglior regia premio Italian Vessels a Stefano Quaglia, per il corto “Destino”, che esplora le coincidenze e gli incontri casuali che determinano il corso della vita delle persone, fatti cruciali nella nostra esistenza.
I premi sono stati annunciati nel corso della serata di venerdì 2 agosto nella cerimonia a Largo Tornola, nel borgo antico, alla presenza della giuria composta dal regista Pierfrancesco Citriniti, dalle attrici Greta Ferro, Angela Curri, Claudia Napolitano e dalla giornalista Martina Barone.
“Vedere le piazze piene di gente – hanno dichiarato i rappresentanti dell’associazione Alta Marea Festival composta da Antonio De Gregorio (direttore artistico), Valentina Salierno (responsabile comunicazione e pr), Adele Sorressa e Chiara Tuttolani (responsabili della comunicazione e graphic designer), Nicola e Francesco Marzoli (logistica e direzione) – di giovani e adulti tra l’intimità di una proiezione cinematografica, la gioia di una mostra d’arte, la magia della musica live dentro il borgo antico di Termoli ci rende orgogliosi di questa edizione. La contaminazione delle arti e aver conosciuto tanti registi e registe, attrici, attori e star del cinema come Rocco Papaleo è il nostro obiettivo per rendere viva Termoli sia per i turisti sia per i molisani”.
Oltre al miglior film e al miglior regista, sono stati annunciati anche gli altri premi: la miglior attrice è Aurora Menenti in “Kore” di Fabiana Russo, miglior attore è Francesco Di Leva in “Sognando Venezia” di Elisabetta Giannini; il premio alla miglior fotografia a “Ignoti” di Giuseppe Brigante. Il premio come miglior poster è andato a “Vademekum” di Susy Laude con protagonista Dino Abbrescia. Il premio del pubblico è andato a “Meno male” di Alberto Palmiero. Fuori concorso, il premio Technology Award Key Partner a “Miss Polly had a Dolly” di Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno e Andrea Rossini, il primo corto italiano prodotto totalmente con l’intelligenza artificiale.
PALMARÈS 2024
MIGLIOR FILM PREMIO STUDIO EKO’
“S’ ozzastru” di Carolina Melis
Il corto animato racconta la storia di un albero millenario, ambasciatore resiliente della natura e testimone silenzioso della storia, oggi sotto forma di tragedia.
MIGLIOR REGIA PREMIO ITALIAN VESSELS
Stefano Quaglia, regista di “Destino”
Il film esplora le coincidenze e gli incontri casuali che determinano il corso della vita delle persone, mettendo in luce come il destino giochi un ruolo cruciale nella nostra esistenza.
MIGLIOR ATTRICE
Aurora Menenti, in “Kore” di Fabiana Russo
Un’opera che esplora miti antichi e moderni, mettendo in scena una reinterpretazione del mito greco di Persefone.
MIGLIOR ATTORE
Francesco Di Leva, in “Sognando Venezia” di Elisabetta Giannini
Un omaggio romantico e nostalgico alla città di Venezia, seguendo i sogni e le aspirazioni di un personaggio che immagina una vita tra i canali e le meraviglie della città lagunare.
MIGLIOR FOTOGRAFIA
“Ignoti” di Giuseppe Brigante
Un misterioso racconto che intreccia storie di vita e di identità
MIGLIOR POSTER
“Vademekum” di Susy Laude
Una guida pratica e ironica alla vita quotidiana, presentando una serie di situazioni comuni con un tocco di umorismo e riflessione sulla società contemporanea
PREMIO DEL PUBBLICO
“Meno male” di Alberto Palmiero
Le ironie e le coincidenze della vita, attraverso la storia di Peppe, infermiere venticinquenne, che aiuta la sua fidanzata Anna a traslocare nella città dove lavorerà come insegnante, cercando di capire cosa ne sarà della loro storia d’amore.
PREMIO TECHNOLOGY AWARD KEY PARTNER – FUORI CONCORSO
“Miss Polly had a Dolly” di Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno e Andrea Rossini
Il primo corto italiano prodotto totalmente con l’intelligenza artificiale, con la parodia vocale di Scarlett Johansson e Peter Weller: le due voci si alternano sullo sfondo del deserto di Sonora, in un bunker adibito alla conservazione criogenica dei corpi defunti di alcuni milionari.