CAMPOBASSO _ Massimo Romano, candidato a Palazzo San Giorgio per l’Italia dei Valori, presenta, attraverso la rete internet, Alessandro Lumachi, studente al quinto anno del Liceo scientifico A.Romita, il più giovane candidato nella lista civica PER MASSIMO ROMANO SINDACO DI CAMPOBASSO. “Qualche giorno fa – afferma Romano – ho lanciato un appello attraverso Facebook e Youtube ai ragazzi delle ultime classi delle scuole superiori alla luce della drammatica situazione, venuta a galla dopo la tragedia de L’Aquila, in cui versano gli edifici scolastici del capoluogo. Questo appello è stato raccolto da un giovanissimo studente del Liceo scientifico A. Romita di Campobasso, appena maggiorenne, che ha deciso di metterci la faccia, di rivendicare quello che è un diritto degli studenti, delle famiglie, dei docenti e di tutto il personale scolastico ovvero quello della sicurezza sismica degli edifici pubblici”.

Qualcuno ha affermato – prosegue il candidato sindaco – che la nostra campagna elettorale stia adoperando un canale, quello del web, lontano dal tradizionale modo di fare politica, perché non permetterebbe la vicinanza, il contatto diretto con la gente ma creerebbe, al contrario, solo ed unicamente relazioni virtuali. Noi non la pensiamo così e la candidatura di Alessandro Lumachi conferma che internet, Facebook, Youtube possono veicolare messaggi che i tradizionali canali informativi non permettono; possono, seppur nella virtualità, essere vicini ai problemi delle persone, possono far sentire la passione che noi mettiamo nei nostri concetti e nella nostra idea di città; permettono comunque di ricreare quel rapporto diretto e reale con i cittadini”.

Ho deciso di rispondere all’invito lanciato da Massimo Romano – afferma Alessandro Lumachi – perchè sono fermamente convinto che la sicurezza degli edifici scolastici sia un diritto degli studenti, del personale docente e di tutte le figure che ruotano attorno alla scuola. La tematica della sicurezza sismica delle scuole è stata purtroppo e troppo spesso abbandonata dalle istituzioni regionali. Nessuno nega che lo studio sia un diritto e un dovere di tutti. Ma prima di questo c’è il diritto alla vita. E le strutture scolastiche della nostra regione mettono a repentaglio proprio questo diritto. Io, come studente, sono qui per dire basta a tragedie come quella di San Giuliano di Puglia e de L’Aquila così come sono qui per impedire che la tematica della messa in sicurezza degli edifici scolastici venga dimenticata dalle autorità regionali”.

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