myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

Il Movimento 5 Stelle vuole accompagnare i Comuni in questo percorso. Già a ottobre scorso abbiamo portato il Consiglio regionale del Molise ad accettare tutte le nostre proposte: acqua, diritto universale; ciclo integrato pubblico, partecipato, sostenibile e solidale; legge di riordinodel settore; regime di compensazione per i Comuni virtuosi o per quelli che ora pagano meno; costi gestionali minimi per la struttura dell’Egam;gestione del sistema affidata a un soggetto pubblico.
Dunque, diversi risultati sono già stati raggiunti. Ma non ci fermiamo. Quindi, dopo una costante e proficua collaborazione con il Forum dell’Acqua, abbiamo predisposto una ‘Proposta di delibera consiliare per la modifica dello Statuto’, inviata a tutti i Comuni del Molise, per riaffermare il ruolo delle amministrazioni locali nella gestione del Servizio idrico.
Con questo documento, in pratica, i Comuni certificano il diritto all’acqua, ossia “l’accesso all’acqua potabile come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico” e garantiscono “che la proprietà e la gestione della rete di acquedotto, distribuzione, fognatura e depurazione siano pubbliche e inalienabili”.
Un atto, inoltre, con cui i Comuni potranno rivendicare il proprio ruolo nella gestione del Servizio. Obiettivo da raggiungere, per esempio, contrastando “tutte le iniziative che predispongono l’ingresso dei privati nelle società, l’ulteriore aumento delle loro quote di capitale e tutte le manovre societarie di inglobamento dei grandi gestori nei confronti delle piccole gestioni”.
I Comuni si impegneranno anche a promuovere un governo pubblico e partecipativo dell’intero ciclo integrato dell’acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile ma, soprattutto, solidale, quindi stabilendo che la suagestione sia svolta senza scopo di lucro. Il documento, infine, impegna i sindaci a promuovere in seno al Comitato d’Ambito “l’istituzione da parte dell’Egam di un regime di compensazione graduale sulla tariffazione” per i cittadini dei Comuni che ora pagano meno rispetto alla tariffa unica in divenire e per gli enti che da anni investono per limitare le perdite della rete idrica.