CAMPOBASSO _ Sulla Fondovalle Rivolo la situazione è la seguente. A distanza di 40 anni dai progetti iniziali l’opera è ancora incompleta. Mancano le rampe di raccordo sugli innesti. C’è da realizzare una bretellina secondaria in un tratto minacciato da uno smottamento franoso. Bisogna mettere in sicurezza quella parte del tracciato. Occorre passare la gestione amministrativa e operativa del collegamento all’ANAS. Serve almeno un altro milione di euro con apposita Delibera di Giunta che è in via di adozione per finanziare questi interventi e và accelerata la realizzazione della Tangenziale Nord di Campobasso che consente l’allaccio rapido tra la zona industriale e la Bifernina attraverso la Fondovalle Rivolo. Come si vede gli adempimenti in itinere sono tanti e l’unica cosa che non serve alle comunità locali è la diatriba poco edificante dell’Assessore ai Lavori Pubblici.
La Regione Molise ha responsabilità dirette e gravi sui ritardi del completamento ma ho evitato di enfatizzarli. La Regione Molise non è stata in grado di gestire le procedure di gara e gli appalti finalizzati alla chiusura dei lavori, tanto è vero che la Giunta Regionale ha deciso di assegnare tale funzione ad un professionista esterno che da Commissario ad Acta, con relativi costi aggiuntivi e uffici siti a Roma, si è dovuto sostituire alla Comunità Montana e alla stessa Regione. Ma nei miei interventi non mi sono soffermato su una scelta così discutibile che chiama in causa le decine di tecnici che operano presso i nostri Enti Pubblici che avrebbero potuto seguire gratis e da Campobasso quegli adempimenti. Ho preferito limitarmi a dar voce insieme all’Associazione Ecologisti Democratici a parte delle comunità locali che attendono da quattro decenni di transitare su 8 Km di strada per arrivare più celermente nel capoluogo regionale.
Non c’è alcun cenno critico in nessun mio documento o dichiarazione pubblica perché animato solo dalla volontà di offrire un contributo in positivo per far accelerare l’iter in corso e far completare la Fondovalle Rivolo. Non comprendo perché l’Assessore Velardi anziché apprezzare la sobrietà e la concretezza del mio agire solleva una polemica pretestuosa nei miei confronti. Alle prossime elezioni regionale potrà verificarsi che io non sia nemmeno candidato nel mentre lui è commissario politico di un partito interessato a una doppia campagna elettorale, una per sé e una per l’UDC. Quindi evitasse in assenza di argomenti di alimentare una diatriba inutile.
Michele Petraroia