Come detto (anche per il Consigliere Monaco che afferma di non aver capito la nostra idea!) il MoVimento 5 Stelle ha sempre puntato sulla nascita di piccole cooperative locali a cui far arrivare finanziamenti diretti, quindi senza passare per imprenditori o presunti tali, che non conoscono la realtà locale e che, forse, hanno solo interessi di breve periodo e non il rilancio della filiera. Per far arrivare a buon fine il concordato, quindi, servono circa 16 milioni, di cui poco più di 10 impegnati dalla Regione e quasi 6 composti dall’intero patrimonio immobiliare di Gam.
A questo punto potrebbe intervenire il privato che, rilevando gli asset, diventerebbe di fatto proprietario della “nuova Gam”. L’ipotesi più accreditata e insieme più pericolosa, prevede che il socio privato Aria Food spa sia interessato però solo ad un subentro temporaneo, così come da delibera di Giunta 747/2014, magari semplicemente fittando il ramo d’azienda per avere la strada spianata per accedere, anche mediante procedura pubblica, a finanziamenti a fondo perduto della Regione.
Inoltre, resta il problema legato all’acquisto già avvenuto del marchio “Pollo Arena”: in questo modo l’imprenditore ha il coltello dalla parte del manico, avendo di fatto la possibilità di utilizzare il marchio producendo dove vuole. Pertanto il MoVimento 5 Stelle chiede che il privato compartecipi di tasca propria sia nelle fase concordataria, sia agli investimenti per il rilancio per almeno il 50 per cento. Chiede inoltre chiarimenti sul futuro ruolo della Regione, soprattutto in termini di eventuali garanzie fideiussorie e che il rilancio produttivo preveda la riassunzione prioritaria del personale già contrattualizzato presso la Gam.