«L’uomo che lotta non perde mai… Buon viaggio Mister Cosco».
TERMOLI – Tra Termoli e Campobasso un pareggio che sugella la stagione di entrambe col raggiungimento degli obiettivi prefissati. Più scoppiettante il primo tempo, meno vivace la ripresa. Ma la gara è stata segnata soprattutto dal sentito e doveroso ricordo del guerriero Vincenzo Cosco, scomparso due giorni fa ma sempre nei cuori dei tifosi di entrambe le formazioni, per i risultati ottenuti, ma soprattutto per la sua lezione di vita, improntata al massimo impegno, un impegno che il tecnico di Santa Croce di Magliano ha sempre profuso in ogni sua attività e che, anche se lo ha visto apparentemente perdente contro il cancro, gli ha permesso una uscita di scena nel suo stile, da vero vincitore e a testa alta. Insomma, Cosco è morto, viva Cosco! Sicuramente la sua impronta resterà indelebile in chi lo ha conosciuto, apprezzato e anche avversato. Pagato il doveroso tributo all’indomito Vincenzo, si può passare alle emozioni del derby.
Come detto il primo tempo diverte, è frizzante e fresco come una boccata d’acqua in una torrida giornata estiva. Molto meno gradevole il secondo tempo. Le danze vengono aperte dagli ospiti, che vogliono far capire che sarà partita vera, a dispetto dei play off garantiti, con un velleitario tiro di Miani al 1′. Sarà uno dei pochi palloni che l’inconsistente ex di turno giocherà in tutta la partita, nonché l’unica conclusione che effettuerà nell’arco dei 90 minuti. Ancora i rossoblu avanti con una conclusione alta di Minadeo. Due tiri, due ex. Ancora, all’8′, Tucci crossa insidioso, ma Marconato blocca senza nemmeno una difficoltà. È chiaro che la gara non sarà facile. Tuttavia, mentre il Campobasso prova a mettere paura agli avversari, gli stessi piazzano il “pinnolo”.
Santoro, infatti, al 9′, capitalizza una punizione dalla sinistra di Romano e di testa fa secco Maggi per l’1-0. Va vicino al pareggio l’undici di Vullo al 12′, con una mischia in area locale, ma nessuno ha il guizzo vincente. Più pericoloso il team giallorosso con una giocata di Santoro finalizzata, senza esito, da Dispoto. Al 32′, poi, il mobile Todino non riesce a trovare la porta su una respinta di Marconato. Sembrava un goal fatto. Il primo tempo si chiude con un tiro di Tucci a fil di palo da fuori area. La sensazione è che il Campobasso provi a fare la gara, sia pure con una sterile supremazia territoriale, mentre il Termoli si affida ad un pungente gioco di rimessa, pronto a fare male. Sarà questo anche il motivo portante della ripresa, anche se su ritmi più bassi. Si vede però prima il Termoli con un corner che Ragatzu tira direttamente in porta, trovando ancora attento Maggi.
Al 75′ si concretizza la pressione dei campobassani con una conclusione di Todino, apparso l’unico in grado di capire cosa fare del pallone e in grado di creare la superiorità numerica grazie a doti tecniche normali e una grande velocità. Proprio dai suoi piedi, a 5 dalla fine, parte il lancio che permette a Lazzarini di bucare la retroguardia adriatica per l’1-1 finale.Per il Campobasso arriva il post season, mentre per il Termoli si apre la partita più importante, quella che vedrà la società in cerca di un nuovo acquirente, o di una compagine societaria seria, per non vanificare gli incredibili sforzi compiuti dai giocatori sul campo nel corso di una delle più sciagurate annate (dal punto di vista societario) della storia termolese, ma anche una delle più emozionanti dal punto di vista sportivo.