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TermoliDEcideTunnelTERMOLI – In poche ore il comitato “Termoli Decide” ha raggiunto l’1% della popolazione termolese con la petizione popolare contro il tunnel di collegamento tra il porto della città ed il lungomare nord. Lo hanno dichiarato gli esponenti dell’associazione parlando ai giornalisti in una conferenza stampa. Con tale strumento costituzionale “Termoli decide” punta al blocco di tutte le azioni inerenti e conseguenti alla realizzazione dell’opera in quanto è in atto l’iter per un referendum consultivo.Abbiamo superato le 300 firme in poche ore ma continueremo a raccoglierle in vari punti della città anche questo fine settimana. Il nostro obiettivo è superare le 7 mila sottoscrizioni in brevissimo tempo – ha commentato Valerio Fontana del comitato referendario -. Questa iniziativa si è resa necessaria in quanto l’amministrazione di Termoli, con a capo il sindaco Sbrocca, sta costantemente impedendo con ogni mezzo lo svolgimento del referendum cittadino”.


La nota stampa del Comitato:
Alcuni cittadini di Termoli, facenti parte dell’assemblea generale dei comitati referendari, hanno notificato all’ufficio elettorale del comune di Termoli l’inizio della raccolta firme per una petizione popolare. Oggetto della petizione è: “il blocco di tutte le azioni inerenti e conseguenti alla realizzazione del tunnel sotterraneo di collegamento tra il porto e il lungomare Cristoforo Colombo in quanto è in atto l’iter per un Referendum Consultivo”.
Questa iniziativa si è resa necessaria in quanto l’amministrazione di Termoli, con a capo il sindaco Sbrocca, sta costantemente impedendo con ogni mezzo lo svolgimento del referendum cittadino. Alcuni esempi di questo atteggiamento ostruzionistico, sono resi palesi dal comportamento dilatorio del procedimento referendario messo in atto dall’amministrazione Sbrocca.
Ne riferiamo due:
1. ci sono voluti 7 mesi e 10 giorni per costituire la Commissione per i Referendum, organo di riferimento per effettuare la consultazione popolare, poi finalmente nominata in Consiglio Comunale in pochissimi minuti;
2. nominata la Commissione il 17 febbraio, con operatività immediata, la stessa, ad oggi, non è stata ancora convocata.
Nel frattempo, un procedimento assai più complicato, l’iter di approvazione del progetto del tunnel e quello relativo alla gara per l’aggiudicazione dei lavori sono andati avanti speditamente e, osiamo dire, in maniera affrettata. 

Questi due esempi dimostrano come l’amministrazione Sbrocca voglia mettere l’intera cittadinanza di fronte al “fatto compiuto” escludendola da ogni minimo processo partecipativo.

Questo modo di operare, questa ostentazione del proprio potere, questa concezione della politica portano ad un solo risultato: negare ai cittadini il diritto basilare di esprimere la propria opinione sulle scelte che riguardano la città. Prevalentemente uomini, ma anche donne, che si dimostrano succubi al potere patriarcale.

Ma i cittadini di Termoli non sono più disposti a subire passivamente.
La petizione popolare rappresenta oggi lo strumento che può mettere fine a questa triste vicenda. Essa è parallela e rafforzativa dell’iniziativa referendaria e, se sottoscritta da numerosi cittadini termolesi, può mettere la parola fine al concetto antropologico deleterio che questi “uomini” hanno nei nostri confronti.

Pertanto informiamo la cittadinanza tutta che è stata avviata questa nuova iniziativa di partecipazione, la petizione popolare, per chiedere all’Amministrazione comunale di sospendere l’iter di realizzazione del progetto del tunnel (e annessi) fino all’indizione del referendum. A tal fine rivolgiamo un caloroso appello alle cittadine e ai cittadini di Termoli a partecipare a questa nuova fase di attivismo civico e di rivendicazione dei più basilari diritti democratici che a Termoli sembrano essere inesistenti.
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