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Una Termoli divisa tra tradizione culinaria e diritti civili: sabato 26 luglio la città si è animata tra sapori locali e colori arcobaleno.

TERMOLI – Sabato 26 luglio, nel tardo pomeriggio, la città è stata teatro di due eventi distinti ma ugualmente sentiti: quasi in concomitanza con il Molise Pride che si svolgeva sul lungomare nord, dall’altra sponda della città, nel piazzale del porto, c’era la sagra dello “Scescille de Sant’Anne”.

“U Scescille de Sant’Anne” è una festa al porto con un piatto tipico locale conosciuto ormai da tutti, composto che, se volessimo descriverlo in vernacolo termolese, si riassumerebbe brevemente in questo modo: “Impaste, a fórme de palle da rugby fatte de: páne seccáte, óve, fermagge e petresille. Ce vèrse tutte dind’a ‘nu sughe già preparáte e ce cóce.”

Preparate ottocento porzioni che sono andate tutte a ruba” – hanno dichiarato gli organizzatori. Presenti il sindaco Nicola Balice, l’assessore ai Lavori pubblici Enrico Miele, l’addetto stampa Giovanni Cannarsa, l’assessore regionale Michele Marone e la presidente dell’associazione San Basso 7.0 Paola Marinucci che ha organizzato l’evento.

Sul lungomare invece, bandiere arcobaleno e slogan colorati per il Molise Pride, manifestazione che non ha però visto la partecipazione del sindaco Nicola Balice e della sua amministrazione. Impegnati probabilmente a degustare “scescille”, hanno preferito lasciare i riflettori della manifestazione arcobaleno alle associazioni e ai cittadini.