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L’iniziativa è nata in risposta ai gravi fatti recentemente evidenziati dalla Magistratura inquirente, che ha segnalato la presenza di associazioni di stampo mafioso nel Basso Molise.

TERMOLI – Questo pomeriggio, la sala dell’ex Cinema Sant’Antonio ha ospitato una manifestazione pubblica dal titolo “Io dico NO alla Mafia”. L’evento è stato organizzato dal “Comitato spontaneo liberi cittadini contro la Mafia”, in occasione della Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Sono stati prenotati trentacinque interventi, principalmente da esponenti locali e regionali di centrosinistra, alcune associazioni e imprenditori, con l’obiettivo di promuovere la legalità e condannare fermamente ogni forma di criminalità. 

L’iniziativa è nata in risposta ai gravi fatti recentemente evidenziati dalla Magistratura inquirente, che ha segnalato la presenza di associazioni di stampo mafioso nel Basso Molise. Alla manifestazione hanno partecipato alcuni rappresentanti delle istituzioni locali, associazioni civiche e numerosi cittadini, uniti dalla volontà di proteggere il proprio territorio e sostenere la lotta contro l’illegalità. La sala era gremita di persone provenienti da diverse zone del Molise, tutte accomunate dalla determinazione di dichiarare pubblicamente la propria avversione alla criminalità organizzata e di chiedere un intervento deciso delle autorità competenti. 

L’incontro si è svolto in un clima di grande partecipazione, con interventi che hanno sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione sui fenomeni mafiosi e di rafforzare la coesione sociale per combattere efficacemente la criminalità organizzata. 

Ecco le dichiarazioni prima dell’evento da parte di alcuni partecipanti:

Micaela Fanelli, consigliera del PD alla Regione Molise, ha dichiarato: “È chiaro che le recenti infiltrazioni su questo territorio ci preoccupano moltissimo e una rete di persone oneste che richiamano la bandiera della legalità serve. Abbiamo un presidente che è indagato, o meglio è nella procedura per arrivare probabilmente a una verifica che porterà ai provvedimenti che definirà la magistratura. Siamo rispettosi di questo, siamo garantisti e quindi attendiamo gli esiti sul piano strettamente processuale. Siamo però molto preoccupati di quelli che sono i riverberi sull’azione amministrativa e sulla serenità nell’esercizio della funzione pubblica. Questo ci induce a dire che andrebbe fatta una valutazione su quella che è la capacità di essere presidente in un momento come questo, perché sappiamo quante difficoltà le pubbliche amministrazioni stanno affrontando, quante difficoltà la Regione Molise in questa fase: i debiti, la sanità e quindi probabilmente essere presidente e dover fare fronte non solo sul proprio territorio ai temi di infiltrazione, ma anche rispetto alla propria questione personale credo che possa essere un problema. Valutare attentamente con grande senso di responsabilità è quello che le opposizioni hanno detto insieme e oggi è uno dei temi che è in discussione in questo incontro pubblico. Non solo quello, per tutte le legalità del territorio che riguardano le tante vicende, dall’attenzione all’ambiente, all’esempio da dare ai giovani, alle questioni che riguardano le pubbliche amministrazioni, alle reti. Per esempio, nel Consiglio regionale che abbiamo chiesto e che verrà convocato a breve abbiamo voluto fortemente una consulta della legalità per una rete di soggetti che si attivino per questo principio e per la pratica di questo principio”. 

Andrea Greco del Movimento 5 Stelle, presente all’evento, ha affermato: “Beh, oggi pomeriggio a Termoli io dico no alla mafia ovunque. Il Basso Molise ultimamente è stato colpito da un’inchiesta che non rende giustizia a questo posto. La prima cosa che mi viene da dire varcando il confine del comune, o comunque di tutto il Basso Molise, è che questa è davvero una delle zone più belle del Molise e d’Italia e non merita l’etichetta che, ahimè, in questo momento dalle telecronache nazionali si sta guadagnando. Quell’etichetta che però, ahimè, gli stessi amministratori che hanno amministrato questa città hanno contribuito ad attaccarle. È un fatto preoccupante.

Mentre stavo a arrivando a Termoli, dal versante, diciamo di Vasto, quindi anche dall’Alto Molise, ero con la mia compagna e dicevo che, – prosegue Greco – da una parte hanno fatto, per esempio, l’ultima cosa che ho rilevato: una pista ciclabile, dove a destra c’è il treno e a sinistra c’è tutta la speculazione edilizia della costa. Questo è quello che, ahimè, amaramente si constata arrivando a Termoli. Con questo cosa voglio dire che, i comportamenti delle pubbliche amministrazioni devono essere sempre improntati alla tutela dei beni comuni. Quando la tutela dei beni comuni diventa la tutela dei beni privati allora si fa, per esempio, scempio del territorio. Io credo che i cittadini termolesi, camminando sulla costa, certo non possono essere contenti dello scempio che si è fatto della costa di Termoli”. 

L’avvocato Simone Coscia, esponente del PD Molise e promotore dell’iniziativa, ha detto: Sì, abbiamo organizzato questa manifestazione pubblica per ribadire il no alla cultura mafiosa e il no al sistema mafioso. Vogliamo che le istituzioni prendano davvero a cuore questo problema. Un evento in una giornata particolare: certo, è la giornata del ricordo delle vittime della mafia e in particolare abbiamo organizzato questa manifestazione, sia in ricordo, sia per il problema contingente che, come sappiamo, il Basso Molise adesso con queste indagini sono venuti in corso delle problematiche non indifferenti, sulla mafia, per quanto riguarda le organizzazioni, per quanto riguarda tutto il sistema anche economico che parrebbe non proprio sano“.

Con questa manifestazione ci sarà un messaggio finale delle ulteriori iniziative, si parte da qui per arrivare dove?Noi siamo dei semplici cittadini ha proseguito Cosciaoggi manifestiamo senza simbolo di partito, senza bandiere di partito e quello che vogliamo fare è la lotta sia alla mafia che alla cultura mafiosa, quindi all’omertà. Il sistema migliore per combattere la mafia è parlarne ed è ovvio che questo nostro manifestare dovrà essere riportato nei consigli regionali, nei consigli comunali. Noi stiamo lanciando un allarme, questo allarme riteniamo che debba essere preso in carico anche dalle forze istituzionali, dalle forze di polizia, dalle forze giudiziarie e soprattutto dalla politica”. 

Dante Cianciosi, imprenditore termolese, ha aggiunto:Io dico no alla mafia, ma dico no anche all’ipocrisia, alla violenza, al malessere e ai disservizi. Dico sì alla vita gioiosa, facile, onesta e pulita. Dico sì a una rete culturale, a una rete anche economica. Dico sì a tante situazioni favorevoli a un territorio. Dico no certamente a chi fa violenza alla persona che opera, che lavora, che si impegna, che fa sacrifici, che fa rinunce, che ha sogni e vuol farli diventare realtà”. 

Mentre Pierfrancesco Citriniti, filmmaker della nota trasmissione “Propaganda Live”, ha inviato il suo contributo con un video registrato trasmesso durante la serata: Buonasera popolo molisano, oggi è un giorno importante. Oggi non siamo qui per festeggiare, non siamo qui nemmeno per urlare vittoria. Oggi siamo qui per chi ha deciso di esserci perché ha deciso di mettere a disposizione della collettività il proprio coraggio, il proprio volto, ma soprattutto la propria voce. Siamo qui tutti insieme per analizzare un male che ha deciso di nutrirsi del nostro territorio, della nostra amata terra che è il Molise. Oggi siamo qui come popolo molisano orgoglioso e soprattutto siamo qui consapevoli che il silenzio è complicità, quella complicità che serve al male per nutrirsi ed espandersi. Non ci stiamo svegliando da un brutto sogno, signori, la mafia non è da oggi che è qui in Molise, è da anni. Lo diciamo in tanti, lo denunciamo in tanti e non è solo oggi, un meraviglioso lavoro della magistratura ha fatto uscire un’inchiesta che ha distrutto i veli, ci ha fatto svegliare e ci ha buttato in un pericolosissimo incubo. 

Signori, il silenzio è stata la complicità di questi anni e noi ci dobbiamo fare una domanda: com’è stato possibile che tutto questo sia accaduto? Chi sono stati gli artefici di questo male e soprattutto chi ha taciuto? Voglio dire alla magistratura, agli uomini della legge, ma soprattutto agli uomini della legalità, di scavare ancora in fondo e più a fondo, perché non sono gli uomini nascosti nel buio che creano e portano il male nella nostra terra, ma sono anche quelle persone che fino a oggi hanno usato belle parole di legalità ma nel frattempo hanno stretto accordi sotto banco. Voglio che escano i nomi di tutti quelli che sono stati gli artefici. Il silenzio, signori, non porta da nessuna parte, bisogna tirare fuori il coraggio, non bisogna avere paura. La paura si ha quando ci si sente soli, quando ci si sente abbandonati, quando non ci si sente ascoltati, quando chiediamo aiuto. La paura è quando ci vogliono deridere, ma soprattutto quando ci minacciano. Noi non dobbiamo avere paura, minacciatemi, ridete di me, sminuitemi, ogni vostro gesto vi descrive per quello che siete: il nulla. E io non ho paura di voi.

Fatevi un’altra domanda, signori: come mai in questa sala oggi non ci sono tutti? Come mai oggi ci sono solo dei gruppetti? Come mai non c’è unità? Perché hanno disertato? Perché forse un evento del genere fa paura o forse perché lo vogliono sminuire e non dargli troppa importanza? Non lo so, però fatevela questa domanda”.

“IO DICO NO ALLA MAFIA: LE INTERVISTE DI ANTONELLA SALVATORE