TERMOLI – Vigilia inquieta quella che attende la compagine termolese del patron Calarco, all’indomani dello scontro casalingo con la Jesina. I giallorossi, reduci del recente “svincolo” di diversi calciatori della gestione Cesare-Agliano, devono, nei fatti, ripartire praticamente da zero o quasi. Hanno fatto le valigie i fratelli Poziello, Franzese, Maiorano, Sorianello e F. Simonetti, qualcuno di loro è già entrato in forza a qualche squadra di eccellenza o di categoria. Il bomber “mancato”, l’argentino Nicholas Di Rito, in cerca di migliori fortune, si era trasferito da qualche settimana nell’eccellenza pugliese. Dubbi, invece, ancora permangono sulla permanenza o meno del capitano Sergio Ruggeri, ma che i più danno ormai fuori rosa.
In allenamento insieme al mister Marcello Casu, oltre ad alcuni Juniores, si sono intravisti dei nuovi elementi, che presumibilmente già saranno disponibili per domenica, ma i ben informati parlano di ingressi ufficiali e corposi in squadra entro gli inizi della prossima settimana. Il direttore sportivo Padovano e il direttore Recino, infatti, sono in queste ore all’opera febbrilmente per selezionare in modo accorto e formalizzare quella che sarà la futura rosa del Termoli, che dovrà traguardare alla fine della stagione, si spera, con in tasca l’obiettivo della salvezza.
Ma intanto domani c’è l’ennesimo incontro dei giallorossi contro la temibile squadra marchigiana di Jesi, che domenica scorsa ha schiantato la vice-capolista Civitanovese. Lavoro non facile, dunque, per Marcello Casu che, in attesa degli agognati rincalzi, è costretto ad assemblare la sua squadra in condizioni emergenziali. Restano, fortunatamente, a disposizione del mister alcuni validi puntelli come Santoro, Caprioli e Dispoto, attorno ai quali dovrà articolare nel miglior modo possibile la squadra e gli schemi di gioco. Negli spogliatoi, dicono che si respiri comunque un clima più disteso, un buon viatico per favorire la necessità imperativa della compagine giallorossa di fare assolutamente punti per non aumentare troppo il distacco nella coda della classifica.
