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Notte di paura per la città adriatica, con i residenti scesi in strada. Sul posto il sindaco Balice e l’assessore Cocomazzi. L’episodio riporta alla mente il rogo del 2017 nella stessa zona.

L'incendio a Rio Vivo
L’incendio a Rio Vivo

TERMOLI – Una notte di apprensione e paura ha avvolto Termoli, colpita da due vasti incendi che hanno tenuto impegnati per ore i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. Le fiamme sono divampate in due punti nevralgici della città: la zona di Rio Vivo e l‘area industriale, causando allarme tra la popolazione,

Secondo le prime testimonianze raccolte tra i residenti, il primo rogo sarebbe scoppiato intorno alle 23:00 di domenica 20 luglio 2025 proprio a Rio Vivo, in un’area tristemente nota per un episodio analogo avvenuto l’11 maggio 2017 nella stessa zona e per altri vasti incendi più recenti sempre a Rio Vivo.

Le fiamme, alimentate dal vento, si sono rapidamente propagate, arrivando a lambire pericolosamente il costone della ferrovia e lungo Via Corsica, costringendo molti cittadini a scendere in strada preoccupati.

Contemporaneamente, un secondo focolaio è stato segnalato nella zona industriale, aggravando ulteriormente il quadro di emergenza.

Sul luogo dell’incendio a Rio Vivo sono intervenuti il sindaco, Nico Balice, e l’assessore Michele Cocomazzi per monitorare da vicino le operazioni di spegnimento. Le operazioni di spegnimento sono proseguite per tutta la notte e, sebbene la situazione appaia ora sotto controllo, l’allerta resta alta.

L’episodio ha riacceso il dibattito sulla prevenzione degli incendi e sulla manutenzione delle aree a rischio, soprattutto in considerazione del precedente del 2017 che interessò la stessa zona. I residenti di Rio-Vivo, ancora una volta, si trovano a fare i conti con la fragilità del proprio territorio di fronte al pericolo degli incendi.