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TERMOLI – La tribuna ospiti dello stadio Gino Cannarsa del Termoli è praticamente “sold out”, infatti, sono numerosissimi i tifosi venuti ad incitare la propria compagine Guglionesana. Complice certamente la prossimità tra le due cittadine ed il fatto che la squadra nero-verde stazioni nella parte alta della classifica.
Buona affluenza di pubblico anche nella tribuna giallorossa, ma ben lontani dalle presenze di qualche stagione fa e, soprattutto, ancora senza la colorata presenza della curva “Marco Guida“. Un vero peccato e un’assenza che pesa poiché questo match avrebbe davvero meritato partecipazione.
La partita è da subito vivace: il Guglionesi parte ben piazzato in campo e con intenzioni manifestamente bellicose. Il Termoli nel primo tempo sembra invece piuttosto deconcentrato e forse subisce troppo l’iniziativa degli ospiti. Al quarto d’ora arriva la doccia fredda per i giallorossi: su tiro di calcio d’angolo e conseguente deviazione in area va in vantaggio il Guglionesi ad opera di Guidone.
Il Termoli cerca di reagire, ma non riesce a rendersi particolarmente pericoloso fino alla fine del primo tempo e va negli spogliatoi col passivo di una rete. Fortunatamente il coach Precali nella ripresa corre ai ripari e inserisce il fuoriclasse ivoriano Koffi: la musica cambia decisamente in campo e dopo appena due minuti il Termoli conquista il pareggio con Amoruso.
Da questo momento la compagine ospite crolla psicologicamente e praticamente “scompare” dal campo. Non passano neppure dieci minuti che Polzella porta in vantaggio il Termoli; due minuti dopo è ancora lui a marcare il tabellino sul 3 a 1, oltre a suggellare la sua personale doppietta nella partita. La squadra giallorossa giganteggia in campo e potrebbe persino dilagare, ma fallisce diverse buone occasioni. La reazione del Guglionesi è invece flebile e non impensierisce più di tanto. Il risultato non cambierà fino alla fine.
Nella ripresa si è assistito ad una prestazione davvero maiuscola e di carattere del Termoli, dove ha dato prova del superiore livello tecnico dei propri giocatori. Adesso la squadra si attesta saldamente nella parte medio-alta della classifica. Intanto, la ex capolista Isernia, che ha perso di stretta misura il derby col Venafro, viene nuovamente scavalcata dal Macchia d’Isernia: tutto è ancora aperto ai vertici del campionato e c’è ancora strada da fare.