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CAMPOBASSO_ La coerenza paga. In questi anni la FLC CGIL Molise è stata in prima linea per contrastare le politiche devastanti del governo precedente. Siamo intervenuti nel merito delle questioni chiedendo di investire nei settori dell’istruzione e della formazione per uscire dalla crisi.
Abbiamo tutelato le fasce più deboli ed i precari, chiedendo alla regione di intervenire con risorse aggiuntive affinché agli studenti molisani fosse garantita una buona scuola pubblica di qualità. Abbiamo contrastato le politiche di coloro che vogliono marginalizzare il sistema pubblico d’istruzione, che vogliono mortificare il personale docente ed ATA, bloccando il contratto nazionale, gli scatti d’anzianità, le risorse per il funzionamento, riducendo il tempo scuola e gli organici. Siamo stati i fautori di un’idea di scuola pubblica inclusiva che valorizzasse le risorse e le professionalità. Abbiamo difeso il ruolo della contrattazione integrativa e ci siamo opposti,con forza, alle derive di un ministro che considerava i pubblici dipendenti fannulloni. Tutto ciò è stato percepito come importante da parte delle categorie rappresentate dalla FLC CGIL.
Nel momento in cui si sono rinnovate le rappresentanze sindacali unitarie nelle singole istituzioni scolastiche, all’Università, al Conservatorio e negli Enti di Ricerca, la FLC CGIL è stata premiata dai lavoratori con un voto quasi plebiscitario.
Oltre l’83% dei docenti e degli ATA delle scuole molisane si è recato a votare per eleggere il proprio rappresentante sindacale nel posto di lavoro. E’ stata una prova di grande democrazia che lancia un forte segnale a coloro che vorrebbero il ritorno dell’autoritarismo e della gerarchia nelle scuole. In tutte le 82 istituzioni scolastiche regionali, la FLC CGIL ha presentato liste per un totale di 304 candidati. Abbiamo eletto 110 RSU ottenendo un consenso di grande rilievo. La FLC CGIL è passata da un 36,9% di consenso avuto nel 2006 a circa il 48%.
Un successo strabiliante che premia la nostra coerenza e che lascia alle altre liste poche briciole da dividersi. Risultati di grande rilievo, viste le notevoli difficoltà incontrate in passato, si sono ottenuti anche all’Università dove abbiamo superato il 30% dei consensi, al Conservatorio ed all’Istat. Un successo complessivo che ci sprona a continuare nella nostra lotta per la valorizzazione dei settori della conoscenza, unici motori per lo sviluppo anche della nostra regione.