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TERMOLI – Abbiamo partecipato anche noi di R@P Molise (rete per l’autorganizzazione popolare) alla grande giornata di mobilitazione che ha riempito le strade della capitale nella giornata di Domenica 27 Novembre. Insieme ai militanti locali del partito della rifondazione comunista e agli studenti dell’UDS (unione degli studenti), abbiamo raggiunto Roma nella tarda mattinata con un autobus autorganizzato. Completamente censurato dai media ufficiali, il corteo, a cui la questura capitolina ha concesso solo un tragitto periferico, si è snodato da piazza della Repubblica ed ha, in serata, inondato piazza del popolo per i comizi finali ed il concertone degli artisti per il No.
Oltre cinquantamila persone hanno potuto urlare il proprio No alla deforma costituzionale: un no che racchiude molti altri no. Erano presenti infatti i movimenti, i comitati, le associazioni, i partiti e i sindacati che quotidianamente presidiano la democrazia nei territori. Abbiamo attraversato le strade romane insieme alle donne e agli uomini che lottano contro il tav, in Val di Susa e negli altri territori d’Italia; con il movimento No grandi Navi; con i comitati sorti in ogni parte d’Italia per il No a questa riforma voluta dai grandi interessi finanziari; con i centri sociali; con la buona scuola, non quella riformata ma quella degli insegnanti che ogni giorno lavorano con passione al fianco dei propri studenti; con il movimento per l’acqua bene comune, la cui vittoria al referendum del 2011 è ancora disattesa; con i sindacati di base che difendono i diritti dei lavoratori; con i movimenti per il diritto all’abitare; con i comitati che lottano contro la devastazione ed il saccheggio dei propri territori.
Un No sociale, dunque: un grido che parte da quella fetta di società italiana più consapevole della deriva autoritaria che la riforma della carta costituzionale vorrebbe sancire anche formalmente, dopo averla praticata già materialmente. Un No, dunque, che attraverso la difesa della Costituzione repubblicana riporti al centro dei dibattiti pubblici nazionali e locali le questioni più dolorose e fondamentali che lacerano l’Italia di oggi: il lavoro, la scuola, la salute, l’ambiente, la partecipazione, i beni comuni, le grandi opere.
Temi non astratti, ma con i quali anche noi ci confrontiamo, con tante difficoltà, concretamente e quotidianamente nella nostra regione: dall’ opposizione allo scriteriato progetto del tunnel alle trivellazioni; dallo smantellamento della sanità pubblica regionale alla privatizzazione del servizio idrico; dalla difesa dei diritti dei lavoratori alla disoccupazione ed alle povertà che crescono sempre di più.
È per ribadire il nostro No che Venerdì pomeriggio, 2 Dicembre, saremo in piazza Monumento: attraverso letture, video ed interventi a microfono aperto spiegheremo ancora una volta le ragioni del nostro rifiuto a questa deforma. Lo faremo in strada, in piazza, nello spazio pubblico per eccellenza dove si costruisce la democrazia di cui ci vorrebbero espropriare. Per usare lo slogan più gridato nel grande corteo romano rivolto all’attuale presidente del consiglio: “Il nostro No lo senti nelle strade, il 4 Dicembre il tuo governo cade”.
R@P MOLISE
Rete per l’Autorganizzazione Popolare