Il racconto selezionato per la raccolta “Palloni e pedali” esplora la maratona come metafora di resistenza, con uno stile narrativo che riproduce il ritmo della corsa.

TORINO – Anche la corsa può diventare letteratura, e Antonio Andriani lo dimostra con il suo racconto selezionato per il Salone Internazionale del Libro di Torino, conclusosi ieri. L’autore ha partecipato al bando promosso da Rudis, giovane casa editrice indipendente, che invitava a scrivere un racconto sportivo entro le diecimila battute.
“Qualsiasi oggetto letterario è adeguato per intrufolarsi al Salone del Libro”, afferma Andriani, che ha scelto di raccontare una maratona, metafora perfetta di resistenza e determinazione. Il suo testo è stato incluso nella raccolta “Palloni e pedali. Storie di grandi passioni italiane”, una selezione di trenta racconti che hanno trovato spazio tra gli stand della fiera torinese.
“Un paio di settimane prima che iniziasse il Salone torinese ho ricevuto una mail che mi comunicava il buon esito del concorso”, racconta l’autore. “Il mio lavoro è stato inserito nella raccolta e così è stato: è entrato alla fiera del libro di Torino”.
Il racconto si distingue anche per la sua struttura stilistica: “Ho adottato una tecnica narrativa con pochi rimandi a capo, proprio per segnare un ritmo forsennato della lettura, come fosse una vera e propria maratona”, spiega Andriani, sottolineando l’intento di trasmettere al lettore la fatica e la tensione della corsa attraverso la forma stessa del testo.
Un contributo che si inserisce con coerenza nel panorama della narrativa sportiva, offrendo uno sguardo personale su una delle discipline più emblematiche della resistenza fisica e mentale.
Purtroppo, per motivi professionali, Andriani non è potuto essere presente di persona all’evento. “Poco male, con piacere offro la lettura del mio racconto a chi vorrà leggerlo”, ha commentato l’autore.
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