TERMOLI _ In riferimento all’allegata nota della ditta Cerella s.r.l. con cui si comunica la soppressione di alcune linee di collegamento tra le Regioni Abruzzo, Molise e Campania, con conseguente avvio della procedura di mobilità effettuata ai sensi della Legge 223/1991, sollecito un urgente intervento dell’Assessore Regionale ai Trasporti del Molise teso a verificare la salvaguardia di detti collegamenti anche intraprendendo iniziative istituzionali specifiche con i competenti Assessori ai Trasporti delle Regioni Abruzzo e Campania.
In subordine, lo stesso Assessore Regionale dovrebbe chiedere alla ditta Cerella s.r.l. di revocare la procedura di mobilità attivata perché in contrasto con le vigenti normative che regolano il settore del Trasporto Pubblico Locale su Gomma. Infatti, i 7 autoferrotranvieri interessati vantano un’anzianità aziendale media di 20 anni e sono dipendenti di una società controllata con oltre il 51% dalla Regione Abruzzo per il tramite dell’ARPA.
In aggiunta, tali lavoratori sono stati impiegati nel periodo 1.04.2012/31.12.2012 dalla ditta Cerella all’interno di un’Associazione Temporanea d’Impresa – ATI in cui erano presenti anche la società ATM del Molise e altre aziende di trasporto. Pertanto, nel caso auspicabile che si riuscisse a salvaguardare le linee di collegamento tra le 3 Regioni, questi lavoratori avrebbero il diritto di veder preservato il proprio rapporto contrattuale.
Ma anche nella deprecabile ipotesi che le 3 Regioni lasciano sopprimere dei collegamenti essenziali per pendolari e studenti, non può trovare applicazione la procedura di licenziamento per degli autoferrotranvieri dipendenti indirettamente dalla società regionale abruzzese ARPA che conta un organico di circa 1000 unità e che proprio in questi giorni si è attivata per ulteriori assunzioni per il tramite di società interinali.
Michele Petraroia
