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TERMOLI – La Vibac di Termoli annuncia la chiusura dello stabilimento. Nella riunione di oggi avente all’ordine del giorno: andamento del mercato; contrattazione di 2° livello; riorganizzazione e ristrutturazione; l’azienda ha comunicato la chiusura dello stabilimento di Termoli che occupa attualmente 153 dipendenti.

Visto l’ordine del giorno per il quale le scriventi organizzazioni sindacali sono state convocate è d’obbligo chiedersi qual è l’obiettivo di un’azienda che, nel mentre investe in formazione, qualità, tecnologia, sicurezza, senso di appartenenza, comunica che lo stabilimento chiude….. Nell’attesa di capire il motivo di tanta scorrettezza nei rapporti con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori rappresentati, prendiamo forzatamente atto della volontà dell’azienda di procedere alla chiusura del sito produttivo di Termoli.

Probabilmente troveremo le prime risposte al primo incontro che verrà fatto tra qualche giorno, per effetto della richiesta di esame congiunto collegata alla procedura di licenziamento avviata dall’azienda. La legge 223/91 infatti prevede un periodo di consultazione sindacale, a partire da domani, di 45 giorni. Nel corso di questo periodo, se non si raggiungesse un accordo tra le parti, scatterebbero ulteriori 30 giorni per discutere presso l’Assessorato al Lavoro Regionale.

CON LA PRESENTE SI PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE ED IL BLOCCO DEGLI STRAORDINARI. Tutte le istituzioni locali, provinciali e regionali sono testé invitate ad intervenire sulla proprietà della Vibac per questa incomprensibile ed incondivisibile posizione assunta.

Le segreterie regionali e le RSU di Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL