La partenza, prevista intorno alle 10 di questa mattina dalla chiesa di San Pietro, è iniziata senza troppe difficoltà. I tanti partecipanti hanno iniziato la loro lunga marcia coadiuvati, qua e là, da volontari e vigili urbani che hanno messo in sicurezza il percorso. I problemi maggiori si sono verificati quando, a metà gara, l’arteria principale di Viale Sandro Pertini è stata bloccata per permettere alle bici ed ai corridori di effettuare il secondo giro del percorso.
Un fiume di auto sono rimaste ferme per quasi un’ora e mezzo ai quattro angoli della rotonda di Viale Pertini e non sono mancate le lamentele e le urla. I disagi riguardano la disorganizzazione ed il caos che si è creato quando sono stati chiusi al traffico gli accessi per il centro città, la periferia di Porticone e per le zone limitrofe di Montenero, Guglionesi, San Giacomo e via discorrendo.
“Nessuna segnaletica, avviso, cartello o nastro che segnalano il percorso – lamentano i tanti residenti che sono rimasti bloccati nel traffico – Siamo fermi da un’ora e non c’è modo di riuscire a tornare a casa e tra poco devo andare a lavoro. Oggi c’è gente che lavora, se arrivo in ritardo mi giustificano i corridori?”.
“Abito a Porticone e non posso tornare a casa – dichiara una signora – hanno chiuso tutti gli accessi che collegano la periferia e non è possibile rincasare anche se la strada è sgombra”.
“Ammiro i ragazzi che hanno partecipato essendo una sportiva – aggiunge una ragazza – Ma non è possibile bloccare il traffico per così tanto tempo. Avrebbero dovuto organizzare meglio il percorso e, soprattutto, coinvolgere più personale. Ci sono tante associazioni che avrebbero potuto dare una mano senza problemi ed invece bloccano tutte le corsie anche se non fanno parte del percorso podistico”.
“Siamo stati sequestrati per un’ora senza la possibilità di tornare a casa, è inaccettabile. Oggi ha vinto la disorganizzazione” si sfoga un residente di San Giacomo degli Schiavoni.