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TERMOLI _ Ieri mattina, a margine del Consiglio regionale, i capigruppo consiliari hanno incontrato i rappresentanti dei sindacati e delle maestranze per l’annosa vertenza che attiene lo Zuccherificio del Molise. In merito agli scenari preoccupanti relativi al futuro dell’azienda e ai destini delle migliaia di lavoratori diretti e dell’indotto, il consigliere regionale Salvatore Ciocca (FdS) ha rimarcato la necessità di un’azione più che tempestiva, che sia di supporto concreto e non di mera solidarietà, verso gli operai dello stabilimento termolese. “Ritengo assolutamente impraticabile la strada che si è paventata nelle parole del governatore Michele Iorio che ieri mattina, in aula, ha illustrato le linee programmatiche parlando di asset da dismettere e citando espressamente sia lo Zuccherificio che altre 2 realtà economiche nelle quali la Regione Molise ha investito non senza polemiche fior di milioni di euro. Non si può puntare – strategicamente ed economicamente – su una realtà produttiva, dedicando energie e denaro pubblico al suo rilancio, e poi prevedere la dismissione giudicando non conveniente quell’investimento.

Questa ennesima storiaccia che riguarda lo Zuccherificio e quindi i lavoratori diretti e dell’indotto, migliaia di famiglie che di fatto diventeranno emergenza sociale per la Regione Molise, puzza di bruciato. Sembra che le azioni recenti, tese ad abbassare l’appetibilità economica dello stabilimento e quindi il suo valore, siano tese proprio a liberarsi – e chissà a quale prezzo vero – delle quote che la Regione Molise ha voluto così caparbiamente acquisire con corposi e molto discutibili investimenti di danaro pubblico. Dismissioni non possono fare rima con regalie. Un altro modo per accontentare gli amici? Un altro modo per consentire, a qualcun altro, il solito affarone? A pensare male raramente si sbaglia. Guardando indietro, i passi fatti in questi anni dal governatore e dal suo esecutivo, con la partecipazione della maggioranza consiliare, non fanno che confermare i cattivi pensieri. La Regione Molise, pur essendo titolare del 65% delle quote societarie non ha un suo consigliere nel CdA visto che Domenico Porfido ha scelto di dimettersi per poter competere alle Regionali.

Un’assenza che non è mai stata colmata in questi mesi nonostante la sua evidente necessità. Un vuoto di rappresentanza che oggi, alla luce di quanto sta accadendo, ha pesato molto nella mancata conoscenza delle situazioni economiche e di conseguenza nell’incapacità di agire immediatamente. Quello che sta accadendo in queste ore, con una richiesta di pignoramento da parte della società che fornisce il gas per il funzionamento dei forni e che ha un credito di oltre 3 milioni e mezzo di euro per forniture non pagate, non può essersi verificato senza che nessuno ne sapesse nulla. Temo che dietro queste operazioni, tese a depauperare lo stabilimento, ci siano progetti oscuri ma non posso non sostenere le ragioni espresse dai rappresentanti sindacali.

Temiamo tutti le pesantissime ripercussioni che hanno notizie simili sugli agricoltori che, con un orizzonte così nero, saranno tentati di non seminare più barbabietole da zucchero. La mannaia mortale sul comparto e sullo stabilimento. Sostengo quindi con favore l’idea di coinvolgere fattivamente gli agricoltori anche nella produzione e nella proprietà dello stabilimento respingendo totalmente l’idea paventata ieri della dismissione, inserita nel documento programmatico del governatore Iorio. E’ la storia che ci insegna che essere partecipi del proprio futuro può rivelarsi una delle armi vincenti: con la partecipazione allargata agli agricoltori ed una possibile divisione degli utili, creando davvero una rete-filiera non solo di lavoro ma anche di prospettiva il Molise potrà davvero mantenere in vita lo stabilimento e migliaia di famiglie. Altrimenti ci sarà un collasso economico che non potrà non avere ripercussioni sull’intero territorio regionale”.

Salvatore Ciocca consigliere regionale Federazione della Sinistra

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1 commento

  1. Ciocca non dire scioccezze
    va bene che vuoi bene agli operai, in fondo stanno a cuore a tutti, ma questo non basta per mantenere un carrozzone che fa acqua da tutte le parti. Non bastano i milioni di euro già buttati al vento? Ciocca, Ciocca non scherzare con i nostri soldi che già ci pensa Iorio a questo.