CAMPOBASSO _ Ci sono grosse novità nell’ambito della politica molisana nel centro sinistra, anche se all’apparenza potrebbe non risultare molto evidente. Ma a mio avviso due elementi di grosso significato stanno movimentando l’intera coalizione e le stanno ridando fiducia e consapevolezza del proprio ruolo in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: Quelli relativi ai rinnovi del Consiglio Provinciale di Campobasso e del Consiglio Regionale. Il primo elemento essenziale e fondamentale è l’accordo politico, serio, definitivo tra i due partiti più grossi della coalizione IDV e PD. E’ un elemento di vitale importanza attorno al quale ruota la riproposizione e l’impostazione di un nuovo centro sinistra che voglia davvero essere competitivo e alternivo con il centro destra.
Il secondo elemento è la grande voglia di partecipazione che si sta rirovando tra rappresentanti delle istituzioni, dirigenti, quadri di partito e non, simpatizzanti che hanno inteso manifestare questa grande voglia partecipativa nel famoso convegno autoconvocato di Venerdì scorso. Vorrei ricordare a tale proposito anche l’altro elemento di novità che era stato in precedenza rappresentato da alternativ@ che, pur raccogliendo qualche critica e polemica, ha tuttavia avuto il merito di ricreare entusiasmo attorno ad una nuova proposta politica da contrapporre a quella portata avanti, fino a questo momento dal centro destra, anche in soggetti e associazioni che sicuramente fino a questo momento si erano tenuti distanti dalle tematiche della partecipazione politica attiva. Si sbaglierebbe di grosso chi pensa che i partiti snobbino questi avvenimenti non tenedoli nella giusta considerazione. L’Italia dei Valori sicuramente, attraverso i suoi organi dirigenti, pone come ha sempre fatto una attenzione particolare a tutto ciò che può rappresentare nella società molisana un fermento di nuovo orgoglio partecipativo ai problemi della nostra collettività. Ma l’ IDV con correttezza e coerenza ha egualmente sostenuto da tempo che le primarie di coalizione, pur rappresentando un forte elemento di novità nella scelta dei candidati ai vari livelli istituzionali, non hanno ancora dato la certezza che possano essere davvero il nuovo strumento di selezione di una nuova classe dirigente.
L’Italia dei Valori, pur in un momento difficile, nel quale l’opinione pubblica vede in modo critico l’evoluzione della politica e della sua rappresentanza nei partiti, ritiene che il ruolo, la vita organizzativa che i partiti continuano a darsi, la loro strutturazione e la loro capacità di rapportarsi con le tematiche territoriali, siano un elemento di fondamentale importanza da recuperare nei rapporti con la cittadinanza e con la società civile non dimenticando che la loro funzione è ancora legata alla nostra costituzione repubblicana che ne individua l’importanza ai fini della organizzazione e della partecipazione democratica alla vita politica del paese. Questo ruolo, il ruolo dei partiti, noi vogliamo che sia fortemente recuperato e valorizzato anche perchè la classe dirigente è espressione di congressi, di vita interna organizzativa fatta di abnegazione, di lavoro oscuro, di volontariato, di dibattito a volte duro e difficile ma portato avanti ancora con la genuinità e l’impegno che da sempre hanno caratterizzato la storia dei partiti soprattutto quelli legati alla vicenda politica della cosiddetta Prima Repubblica.
L’Italia dei Valori è fortemente impegnata in questa dimensione e quindi nel restituire ai partiti il ruolo di guida e di selezione della classe dirigente. Fino a questo momento, la storia ce lo insegna, non si sono trovati altri strumenti altrettanto validi e significativi. Diciamolo con chiarezza: I segretari dei partiti racchiusi in una stanza, con grandi difficoltà e con grande capacità di mediazione e di tolleranza, lavorano non in nome proprio ma in nome di un popolo di base che li ha eletti in regolari congressi, per rappresentare le istanze che provengono anch’esse dalla base e dai cittadini comuni. Questo lavoro non va nè disprezzato nè messo da parte ma recuperato alla sua dignità profonda che sempre ne ha caratterizzata l’azione e l’esistenza.
Mi auguro che questa consapevolezza sia presente anche negli uomini e nelle persone che hanno rappresentato e rappresentano degnamente la politica del centro sinistra ai vertici delle istituzioni avendo la propria completa autonomia nella gestione amministrativa e nei programmi che in esse portano avanti per il bene della collettività molisana. Ma la loro funzione, nella fase della costruzione della proposta, deve essere recuperata e rapportata, per un esigenza e una necessità storica,all’ indirizzo e al movimento partecipativo democratico che sono alla base della vita politica dei partiti i quali hanno anche quindi il dovere in questo momento, di designare con grande senso di responsabilità i candidati che meglio possano guidare la coalizione nei due impegni sopra ricordati. E non può suonare a nessuno come offesa se l’Italia dei Valori ritiene sia giunto il momento di pensare anche ad una propria proposozione.
Giuseppe Caterina