TERMOLI _ I dipendenti di Opera Serena, attraverso il sindacato Slai-Cobas, chiedono al Sindaco di Termoli Antonio Di Brino la convocazione delle parti per discutere del mancato pagamento della mensilità di febbraio. Gli stessi oltre a lamentare con la ditta “Sangro Gestioni spa” il ritardo, sono in disaccordo con le modalità di liquidazione dello stipendio stabilita dagli amministratori della casa di riposo per anziani: ovvero il versamento dell’80 per cento della mensilità a fine marzo ed il pagamento del restante 20 per cento ad inizio aprile. Lo Slai Cobas, invece, chiede la liquidazione di tutto lo stipendio il prossimo 21 marzo. In caso contrario annuncia: “lo stato d’agitazione di tutto il personale dipendente dell’ Opera Serena; Il blocco di tutte le attività dello straordinario, ivi compreso il banco ore; La programmazione del calendario di scioperi, la segnalazione del caso alla Procura della Repubblica per eventuali accertamenti giudiziari”.
Lo stesso sindacato, inoltre, chiede ai sensi della legge N. 146 del 12 Giugno1990, integrata con la legge N° 83 del 2000 che regola il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti al Sindaco di Termoli, in qualità di presidente della fondazione , di convocare le parti onde esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione.
Sempre secondo il sindacato: “La casa di riposo è strapiena di ospiti (77). Gli stessi ospiti pagano puntualmente ogni 5 del mese una retta mensile che va dal 900 al 1100 euro escluso costi di lavanderia e medicinali. Inoltre Opera Serena non vanta nessun credito nei confronti dell’ ASREM in quando non è una residenza sanitaria assistita ma una semplice casa di riposo convenzionata con la regione Molise per soli 37 posti letto di cui 13 riservati a soggetti non auto-sufficienti. Non ci risulta che la regione Molise abbia con il gestore (Sangro Gestioni) un debito tale da giustificare quello scandaloso ed arbitrario ritardo del salario, l’eventuale credito che vanta la Sangro Gestioni nei confronti di altre regioni ed altre ASL non hanno a che fare con L’opera Serena di Termoli”.