Secondo i dati dell’azienda, la percentuale di adesione all’astensionismo lavorativo indetto dalla Fiom non ha raggiunto il 10 per cento

TERMOLI _ Trecento persone hanno manifestato oggi davanti lo stabilimento Fiat di Termoli nell’ambito della manifestazione indetta dalla Fiom-Cgil contro l’accordo del Gruppo negli stabilimenti di Mirafiori e Pomigliano d’Arco. A Termoli i manifestanti, con bandiere e volantini, sono arrivati di buon’ora nonostante la pioggia ed il freddo.

Due autobus sono giunti da Isernia con lavoratori e sindacalisti dell’area industriale di Venafro-Pozzilli ed un pullman da Campobasso. Notevole lo spiegamento di forze dell’ordine durante la manifestazione che si e’ svolta con tranquillita’. Nessun episodio particolare e’ accaduto.

Davanti l’ingresso dello stabilimento di Termoli in tanti della Fiom-Cgil e dello Slai-Cobas ma anche diversi lavoratori del sindacato sono intervenuti rivendicando i propri diritti. Anche una rappresentante delle donne in fabbrica ha sottolineato l’importanza di mantenere dei punti fermi nei turni di lavoro come la pausa di 10 minuti, il diritto alla mensa per le donne in maternita’ con l’orario di 6 ore.

”Non vogliamo che l’attuale contratto nazionale di lavoro venga toccato – ha dichiarato Pasquale Natalino, delegato Fiom di Termoli -. La nostra preoccupazione e’ che i termini dell’accordo con Mirafiori vengano estesi anche a questo stabilimento. Non vogliamo l’eliminazione dei 10 minuti di pausa, potrebbero essere irrisori ma non e’ cosi’ perche’ servono a recuperare lo sforzo psico-fisico. Il nostro timore e’ che ci sia un peggioramento delle condizioni di lavoro e di conseguenza un aumento della malattie professionali”.

A dare man forte alla protesta, anche il consigliere regionale Michele Petraroia del Pd. L’Idv, presente allo sciopero, ha allestito un ampio gazebo. Davanti i cancelli c’erano anche i rappresentanti della Failms, la Flc-Cgil con il segretario Sergio Sorrella, Natalini di Sinistra Ecologia e Libertà. 

Per quanto riguarda l’adesione dei lavoratori Fiat di Termoli allo sciopero la Fiom parla di un 30-35 per cento mentre dall’azienda arriva una percentuale nettamente più bassa che non raggiunge il 10 per cento. Secondo Mastronardi della Fiom solo a fine sciopero, lunedì al più tardi, sarà possibile conoscere l’esatta percentuale.  

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8 Commenti

  1. ma dov’erano gli operai della FIAT?????forse eravamo anche meno di 300(sicuramente non somigliavamo nemmeno lontanamente a quelli del famoso film)ma questa manifestazione è servita solo x vetrina ai vari Nagni,petraroia,Di Pietro jr ,Natalini&co.Che delusione…fossi in Marchionne prenderei questo stabilimento ad esempio nel mondo…sono depresso!

  2. caro barabba come vedi nonostante le mille parole pochissimi hanno capito il rischio di questo accordo.
    Mentre i “politici” e forse involontariamente anch’io, abbiamo approfittato dell’occasione per un posto al sole.comunque la vita va avanti con una delusione in più da mettere nel nostro vissuto.forza.

  3. gent.mo dottore,io sono tra quelli che ritengono che il destino delle persone è nelle proprie mani e che,se uniti,le battaglie si possono vincere…se gli operai fiat vogliono questo,sarà cio’che meriteranno per intenderci!Purtroppo per quanto riguarda il ns stabilimento non credo che sia stata la paura a fermare gli operai,ma la disinformazione e il menefreghismo il che è peggio!Nello stabilimento è passata l’idea che l’accordo di Mirafiori ricalca l’accordo del ’94 di Termoli,in realtà quell’accordo parla solo di flessibilità dell’orario ceduto in cambio di assunzioni e un vero piano industriale,non andava a ledere diritti fondamentali come è successo a Pomigliano e Torino!Purtroppo a me sembra che viviamo in una società che non ha più percezione di cio’che la circonda e il che mi fa molta molta paura….