La consultazione pubblica sulla «buona scuola» sta entrando nel vivo e per il momento è online all’indirizzo labuonascuola.gov.it. Quello in corso è un esperimento di democrazia plebiscitaria. Il Governo vuole evitare il conflitto e i due mesi di “grande dibattito diffuso” sulla scuola servono a confondere le acque, visto che in questo arco di tempo l’intenzione è portare a casa il Jobs Act, la riforma del mercato del lavoro più precarizzante e deleteria di sempre, anche evitando la discussione parlamentare. Gli studenti, che appartengono ad una generazione nata nella crisi e ormai sensibilizzata dai rischi mortali che la finanza comporta sulla vita e la sua riproduzione, hanno lanciato l’allarme: «Nel mezzo di una crisi economica causata proprio da una finanza sfrenata e senza vincoli — scrivono — il governo Renzi discute non su come porre regole e limiti alle speculazioni finanziarie, o su come redistribuire le ricchezze, ma su come convincere l’1% di speculatori e alta finanza a investire sul sociale». La battaglia dell’autunno studentesco sarà contro la finanziarizzazione dei beni comuni e la precariz-zazione dei diritti delle persone. Per questi motivi La FIOM Regionale sostiene l’iniziativa degli studenti e,unitamente alla FLC CGIL, sarà presente con proprie rappresentanze alle manifestazioni degli studenti.
La consultazione pubblica sulla «buona scuola» sta entrando nel vivo e per il momento è online all’indirizzo labuonascuola.gov.it. Quello in corso è un esperimento di democrazia plebiscitaria. Il Governo vuole evitare il conflitto e i due mesi di “grande dibattito diffuso” sulla scuola servono a confondere le acque, visto che in questo arco di tempo l’intenzione è portare a casa il Jobs Act, la riforma del mercato del lavoro più precarizzante e deleteria di sempre, anche evitando la discussione parlamentare. Gli studenti, che appartengono ad una generazione nata nella crisi e ormai sensibilizzata dai rischi mortali che la finanza comporta sulla vita e la sua riproduzione, hanno lanciato l’allarme: «Nel mezzo di una crisi economica causata proprio da una finanza sfrenata e senza vincoli — scrivono — il governo Renzi discute non su come porre regole e limiti alle speculazioni finanziarie, o su come redistribuire le ricchezze, ma su come convincere l’1% di speculatori e alta finanza a investire sul sociale». La battaglia dell’autunno studentesco sarà contro la finanziarizzazione dei beni comuni e la precariz-zazione dei diritti delle persone. Per questi motivi La FIOM Regionale sostiene l’iniziativa degli studenti e,unitamente alla FLC CGIL, sarà presente con proprie rappresentanze alle manifestazioni degli studenti.