TERMOLI _ La ICIE SWITCHBOARDS non avrebbe mai voluto fare altre comunicazioni in merito al rapporto con i Lavoratori dello stabilimento di Loreto ma considerato il loro atteggiamento e le incomprensibili iniziative, intende informare l’opinione pubblica degli eventi e dei fatti effettivamente accaduti a tutela della verità autentica e dell’immagine dell’Azienda. Dal 19 gennaio i Lavoratori di Loreto sono in sciopero, perché “l’Azienda deve indicare il Piano Industriale e deve rispondere alle richieste presentate all’Ufficio del Lavoro”. Si ricorda che soltanto sei mesi prima è stato approvato e sottoscritto dagli stessi Lavoratori il Piano Industriale ICIE davanti a tutte le preposte Istituzioni Abruzzesi, anche perché senza tale approvazione l’Azienda non avrebbe mai potuto acquistare lo Stabilimento di Loreto.
Pertanto, tale motivazione, non solo è ridicola, ma anche rozzamente pretestuosa. Oltre a ciò, si invita l’opinione pubblica a riflettere sui seguenti fatti oggettivi e indiscutibili. Dopo appena un mese dall’acquisto – senza aver richiesto ed avuto alcun beneficio di finanziamento pubblico – dello Stabilimento di Loreto, che era destinato alla sicura chiusura, la ICIE SW ha subito una settimana di sciopero per motivi non ancora spiegati dai Lavoratori, nemmeno davanti alle Istituzioni presenti all’incontro presso la Provincia di Pescara. L’incontro si è concluso con la dichiarazione della continuità dello sciopero. Il giorno dopo, senza che fosse accaduto nulla di nuovo, tutti i Lavoratori hanno ripreso l’attività presso lo stabilimento.
In data 30 agosto, presso Confindustria Pescara, alla presenza dei Rappresentanti Sindacali, i Lavoratori di Loreto hanno espresso la volontà di “ricercare altre opportunità occupazionali alternative alla ICIE SW”, contraddicendo quanto avevano dichiarato e sottoscritto soltanto tre mesi prima con l’approvazione della cessione dello stabilimento di Loreto. Da questa affermazione è evidente che i Lavoratori intendano trovare altre possibilità ed altri datori di lavoro nella pienezza del loro diritto di scegliere e nella massima libertà, ma fino ad oggi sono ancora in forze alla ICIE. Nei mesi di giugno luglio e parzialmente agosto, la produzione, nonostante la settimana di sciopero, è stata all’altezza ed ha soddisfatto gli ordini dei Committenti. Invece, dal mese di ottobre la produzione ha registrato una gravissima riduzione con i conseguenti risultati dannosi e pericolosi che hanno determinato, una flessione drastica del fatturato, un calo vitale dei flussi finanziari e problematiche serie nei rapporti con i Committenti.
Per fronteggiare questa pesante situazione l’Azienda è stata costretta ad impegnare tutte le risorse possibili anche perché i Lavoratori di Loreto si sono rifiutati sempre di fare ore di lavoro straordinario, senza contare che le assenze per malattia nei mesi di ottobre, novembre e soprattutto dicembre, hanno espresso valori di gran lunga superiori ad ogni possibile indice fisiologico. Per i fatti e gli atteggiamenti sinteticamente riportati, ci si chiede quali siano le vere ragioni alla base di questi comportamenti che, oltre a comportare i gravi e forse irreversibili danni all’Azienda, stanno per compromettere i loro stessi posti di lavoro che sono stati salvaguardati con l’acquisizione del giugno 2011. Alla ICIE riesce molto difficile individuare le reali ragioni anche in considerazione dell’attuale situazione economica dove non sono numerose le Aziende che hanno lavoro e forza per investire e dove tanti padri di famiglia sono alla ricerca angosciosa di un posto di lavoro. Loro, i Lavoratori ICIE di Loreto, che hanno un buon posto di lavoro in casa, sembra che stiano facendo di tutto per distruggere l’Azienda per cui lavorano, che ha investito a Loreto soltanto poco più di sei mesi fa, che ha garantito i vecchi posti di lavoro ed ha un Piano industriale di sviluppo della produzione e dell’occupazione.
Nella speranza che prevalga il buon senso e la responsabilità in modo che i Lavoratori ICIE di Loreto decidano di contribuire all’avviamento concreto e allo sviluppo dello Stabilimento di Loreto, si conferma di essere, reciprocamente, a disposizione ricordando che la Famiglia Pistilli fa impresa ed è presente sul mercato da oltre 50 anni e ha sempre avuto e continua ad avere eccellenti rapporti con tutti i suoi lavoratori e collaboratori.
Icie Sw