Non comprendiamo l’espressione «miglioramento sismico». Miglioramento del terremoto? Lasciamo ad esegeti più capaci l’interpretazione della stessa. Ma all’avvilimento maggiore ci tocca nel pensare all’ottimo stato attuale del Municipio in questione. Solido come una roccia, in nessun modo sfiorato dal terremoto del 2002. Solo pochi anni fa è stato elegantemente rinnovato all’interno e accessoriato per le funzioni che svolge. Quindi addobbato con quadri di santi e di madonne (intuizione di qualche amministratore dalla doppia morale) ha l’aspetto sacrale di una chiesa. E non si capisce come si dovrebbe spendere oltre un milione di euro. E di questi tempi… tempi in cui in altre aree dell’Italia è già realtà l’accorpamento di piccoli Comuni per avere meno sindaci, meno assessori, meno consiglieri; insomma per risparmiare. Anche su questo versante, perciò ci sembra che Morrone marci contro corrente. Quindi sorge spontanea una domanda: è possibile che nel Molise non ci sia un organo che sorvegli come si spende il denaro della collettività?
Lo scempio del denaro pubblico si è visto anche quando decine di case, già fatiscenti più di mezzo secolo prima del terremoto, sono state ricostruite ex novo prendendo a pretesto il sisma. Ebbene, nessuna autorità è intervenuta per denunciarne l’illegalità. Del resto è tipico del costume italiano un comportamento: è bravo chi sa arraffare più denaro pubblico possibile. Da qui il recente richiamo di Monti quando dice che “occorre cambiare la mentalità”.
Ma fino ad allora forse continueremo ad assistere anche a Morrone a casi sconsiderati di spreco già registrati in passato. Una scuola media con annessa palestra faraonica, sorta pochissimi anni fa al posto di un edificio ancora in buone condizioni, è stata regalata (regalata si disse) dal presidente Iorio. E’ capace di ospitare oltre 200alunni, mentre gli scolari sono, ed erano appena una quindicina. Così l’80% della struttura resta inutilizzata. Inoltre, corriere da 40 posti a sedere vanno e vengono sette volte al giorno sempre vuote, o al massimo con un paio di passeggeri. Nessuno si accorge che basterebbe un mini bus. Ecco perchè l’A.T.M. deve mettere in cassa integrazione 200 autisti su 320 complessivi. Oltre ai soldi buttati su via Ceraso, altri 280.000 euro, due anni fa sono stati spesi dal Comune per la struttura in legno destinata a pizzeria a Santa Maria Casalpiano. Già oggi sta per essere sopraffatta dalle erbacce. Per non parlare dell’illuminazione notturna al campo sportivo, quasi mai utilizzata, e certamente non urgente rispetto alle necessità del paese. L’elenco potrebbe proseguire.
Resta il fatto che, oggi, di fronte al dramma di migliaia di famiglie, causato dalla crisi e dai licenziamenti, porre mano con oltre un milione di euro al Municipio di Morrone,risulta una scelta in contraddizione con i tempi che corrono.
Lettera Firmata
Michele da “Morrone”
Angelo Michele Iorio nato a Morrone del Sannio il 17 gennaio 1948 …
e scusate se e’ poco…..