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L’On. Paolo Fontanelli
TERMOLI _ Riunione del Partito Democratico a Termoli alla presenza dell’onorevole Paolo Fontanelli, responsabile degli Enti locali del partito arrivato in città per discutere della situazione di crisi all’interno del partito.

Nel corso della riunione, convocata dopo la richiesta di espulsione dei consiglieri comunali Franco Scurti, Francesco Catterino, Salvatore Di Francia e Vincenzo Criniti, ha posto l’accento su alcuni punti chiave dell’attuale schieramento elencati dallo stesso Fontanelli:  
Credo sia doveroso chiarire con poche righe quale è stato il contenuto reale del mio intervento nella riunione a Termoli, per evitare il gioco delle mille interpretazioni. La posizione che ho espresso si sintetizza nei seguenti punti:
1) il Pd a Termoli deve uscire dalle polemiche e dalle divisioni degli ultimi mesi a partire dal rispetto delle regole di un grande partito nazionale stabilite dallo Statuto;
2) la responsabilità e la rappresentanza delle posizioni del PD è innanzitutto degli organismi dirigenti, che devono coinvolgere e impegnare gli eletti e gli iscritti attraverso un corretto funzionamento della vita democratica interna, che è in primo luogo garantita dalla partecipazione;
3) quindi nessuno può arrogarsi la rappresentanza del PD prescindendo dal confronto nelle decisioni del partito;
4) altra cosa sono le scelte dei singoli eletti, peraltro all’epoca non del PD che ancora non esisteva, che possono liberamente scegliere se stare o no nel PD;
5) il primo atto è quello di vedere chi sta nel gruppo consiliare del PD e ristabilire un metodo di confronto e di decisione collegiale nel partito;
6) la scelta degli assessori è competenza del Sindaco, che può sentire le opinioni dei partiti che lo sostengono, come sarebbe auspicabile in una coalizione;
7)
gli attuali assessori del PD non li ha indicati il partito ma li ha scelti il sindaco senza un confronto preventivo e senza dare coerente attuazione ad un accordo sottoscritto da tutte le forze politiche della coalizione;
8) tuttavia il PD non intende mettere in crisi l’amministrazione o chiedere le dimissioni di nessuno;

9) ciò non vuol dire un allineamento silenzioso a scelte e comportamenti che riteniamo poco corretti e non rispettosi nei confronti del PD;
10) quindi il PD se non vi è un reale chiarimento con il Sindaco riprenderà la sua autonomia e giudicherà l’operato del sindaco e della giunta sulla base dei singoli provvedimenti;
11) infine abbiamo sostenuto che l’impegno principale che il PD di Termoli deve sviluppare è quello di rimettere al centro della propria iniziativa il rapporto con i cittadini a partire dai problemi della città e del territorio. Su questi orientamenti mi sembra che ci sia stato l’accordo di tutti i presenti”.