TERMOLI – Nella zona industriale di Termoli sono stati rinvenuti numerosi pannelli di eternit contenenti fibre di amianto. Nello specifico occorre evidenziare che le fibre di amianto, cosi come rinvenute, sparse sul suolo e frammentate, costituiscono un sostanziale pericolo per la salute umana. ABM ha già provveduto ad avvisare il Sindaco di Termoli con email e appena riapriranno gli uffici comunali, consegnerà materialmente la richiesta di bonifica del sito inquinato. Nell’area in questione erano inoltre presenti altre tipologie di rifiuti, tra i quali pneumatici, pezzi di auto, legno, vetro, giocattoli, plastica, scarti dell’edilizia e altro materiale.
Sono state individuate, sempre nella stessa zona, numerose micro discariche contenenti principalmente materiali di risulta da attività edile. Accade, quindi, che chi ha da smaltire lastre in eternit, materiale edile o mobili in disuso e non ha nessuna voglia di seguire le procedure previste dalla legge, utilizza queste aree come discarica. A giudicare dal materiale di risulta che c’è all’interno di queste campagne non si direbbe che i trasgressori siano solo privati cittadini. L’abbandono di materiale di certo avviene anche da parte di operai di ditte edili e altri soggetti che manovrano rifiuti speciali. Oltre agli elettrodomestici, ai mobili, sacchetti di rifiuti, oggetti in plastica, infatti, ci sono pneumatici e batterie di auto.
Di tutto di più e sempre in aumento. Altro che rispetto per l’ambiente, raccolta differenziata e tutela della salute. Tra cittadini indisciplinati e pigri, istituzioni assenti, organi di controllo che non controllano, le campagne più nascoste del basso Molise si stanno trasformando sempre più in discariche a cielo aperto. Peggio è quando l’abbandono indiscriminato di rifiuti speciali, tossici e dannosi per l’ambiente riguarda i terreni dislocati vicino i corsi d’acqua e i luoghi di lavoro (come la zona industriale di Termoli) già martoriati dalle polveri sottili e quant’altro.