TERMOLI – “Probabilmente il sindaco Di Brino fa finta di non capire cose che sono palesemente semplici da comprendere. Lo ringrazio del paragone con il soldato Yokoi Shoichi, senza rendersene conto si complimenta con me della mia tenacia e della mia forza nel non arrendermi alle situazioni!”. “Vorrei ricordare al sindaco che qui non si sta parlando di chi ha fatto cosa e su consiglio di chi. Non si fa allarmismo. Si chiede di fare prevenzione e a farlo deve essere l’amministrazione comunale, non le famiglie o i cittadini che si affidano alle istituzioni.
Si parla della salute di bambini che dovrebbero sentirsi sicuri e protetti in uno dei luoghi di aggregazione per eccellenza. Si parla di tutelare la loro salute con una accortezza superiore e maggiore. E per farlo occorre attenzione e tempistica giusta. La richiesta che ho rivolto all’Arpam si riferisce proprio a constatare la data dell’avvio delle indagini: i risultati forniti fino ad oggi sono pubblici e quelli che riguardano la presenza del gas radon all’interno delle classi lo sarà a breve.
Il problema che io pongo è un altro, caro sindaco: se fosse vero che della presenza del gas radon si fosse già a conoscenza prima della decisione di chiudere la scuola lo scorso settembre, di chi è la colpa di aver lasciato entrare nell’istituto i bambini? Delle famiglie che erano all’oscuro o dell’amministrazione che sapeva ma ha fatto finta di non sapere fino a che qualcuno gli ha posto la questione? E’ questo quello che chiedo, e lo faccio senza aver paura di alcuno!”
“Non mi sembra di aver accusato qualcuno, semmai di questo dovrà occuparsene la magistratura e non il sottoscritto e mi viene da pensare che la risposta piccata del primo cittadino è indice di una responsabilità nella vicenda. Ma probabilmente il sindaco, in questo momento, ha altro a cui pensare rispetto alla preoccupazione primaria che dovrebbe avere nei confronti della tutela e salvaguardia della salute dei cittadini termolesi”.
Il vice presidente del consiglio fa sapere inoltre di aver presentato questa mattina una mozione urgente con cui impegnare il Presidente della Regione e la Giunta tutta a recepire la normativa europea ed italiana nello studio e monitoraggio del gas radon per la prevenzione del tumore polmonare, attivando, attraverso l’Arpam, un piano di studio, valutazione e verifica su tutti gli istituti scolastici dell’intero territorio regionale (e successivamente sui luoghi di lavoro).
Di seguito il testo della mozione:
MOZIONE
Riferita allo studio e monitoraggio del gas radon negli istituti scolastici dei comuni molisani
IL CONSIGLIO REGIONALE
Premesso che
Il radon, così come definito dall’Istituto Superiore di Sanità è “un gas inerte (inodore e incolore) e radioattivo, prodotto dal decadimento del radio, a sua volta prodotto da decadimenti successivi dell’uranio […] si trova in ogni terreno e roccia, sia pur in quantità molto diverse in relazione alle caratteristiche del terreno/roccia quali la concentrazione di uranio, la permeabilità, la presenza di fratture/faglie, ecc…”.
Inoltre, il radon è un agente cancerogeno, la cui esposizione nei luoghi chiusi aumenta il rischio di contrarre un tumore polmonare. L’entità del rischio dipende dalla concentrazione di radon a cui è esposti e da quanto dura l’esposizione;
Visto
Il Piano Nazionale Radon (PNR), piano pluriennale di prevenzione messo in atto dall’Istituto Superiore di Sanità per realizzare, in modo coordinato a livello nazionale, il complesso di azioni necessarie per ridurre il rischio di tumore polmonare associato all’esposizione al radon;
Richiamati
– Il D. Lgs 241/00 in merito alla protezione del gas radon sui luoghi di lavoro (con particolare accorgimento alle scuole) che prevede l’obbligo di misurare la concentrazione di radon in tutti i locali sotterranei e, nel caso questa superi i 500 Bq/m3 (livello d’azione), di valutare in maniera più approfondita la situazione e di intraprendere azioni di bonifica, nel caso i cui i locali siano sufficientemente frequentati da lavoratori;
– L’accordo tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province autonome sul documento concernente “Linee-guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati” del 27 settembre 2001 (suppl. ord. N. 252 della GA n.276/2001), considerato questo come il documento di riferimento per gli obiettivi e gli interventi in questo settore;
– La Direttiva Europea 8682/2/2013 REV 2 sulla protezione delle radiazioni ionizzanti del 23 maggio 2013, che stabilisce l’obbligatorietà del PNR per tutti gli Stati membri dell’UE
Considerato che
Da qualche mese il pericolo di infiltrazione del gas radon in alcune strutture scolastiche della nostra Regione, dove si è registrata una concentrazione evidente di radon, ha sollevato il problema di un maggiore controllo e monitoraggio da parte dell’Arpa Molise che ha attivato indagini conoscitive in riferimento al livello di concentrazione del gas nobile;
Richiamata
La campagna di monitoraggio del gas radon nelle scuole in alcuni centri molisani come Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro per un totale di 50 istituti scolastici, su iniziativa dell’Arpa Molise nel periodo da novembre 2012 ad aprile 2013 ed atta a controllare la salubrità degli istituti scolastici a tutela degli studenti;
Ravvisata
La necessità di prevenire e monitorare la presenza e/o esposizione al gas radon in quei luoghi di forte aggregazione sociale come gli istitui scolastici o i luoghi di lavoro;
IMPEGNA
Il Presidente della Regione e la Giunta regionale a recepire la normativa europea ed italiana nello studio e monitoraggio del gas radon per la prevenzione del tumore polmonare, attivando, attraverso l’Arpam, un piano di studio, valutazione e verifica su tutti gli istituti scolastici dell’intero territorio regionale (e successivamente sui luoghi di lavoro), dal momento che la salute dei bambini è la prima a dover ricevere essere tutelata.
Il consigliere regionale
Filippo Monaco