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Le mamme donatrici con i bimbi
TERMOLI – Sono sempe più numerose le donazioni di sangue cordonale al San Timoteo di Termoli. Sempre più donne scelgono di partorire a Termoli e donare il cordone ombelicale per la ricerca e l’utilizzo in caso di malattie genetiche. Nel 2013 sono278 le donazioni fatte da donne durante il parto di cui 17 “bancate” nell’istituto di Roma Agostino Gemelli.

I dati sono stati resi noti dal primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia del San Timoteo di Termoli Bernardino Molinari nel corso di una conferenza stampa indetta l’8 febbraio per fare il punto sulle attività condotte lo scorso anno e per consegnare gli attestati della donazione andata a buon fine alle mamme. La divisione è stata invasa da decine di  neo mamme con i propri bimbi al seguito che sono state ben felici di ricevere l’importante attestato.

Sono 571 i nati nel 2013, 3 in meno rispetto al 2012 mentre sono migliaia, un vero e proprio exploit, con dei tassi di aumento del 300 per cento le prestazioni ambulatoriali e la diagnostica endoscopica. Sono state effettuate 620 visite ginecologiche, 706 ecografie, oltre mille pap-test, 2.630 tamponi, 2.700 monitoraggi pre-parto. L’intera attività è stata condotta da 11 ostetriche di cui 3 operanti nell’ambulatorio e 4 incaricate la cui scadenza contrattuale è dietro l’angolo. Praticamente con il personale ridotto all’osso, lo staff della divisione lavora al massimo ogni giorno per poter assicurare tutte le prestazioni. Con i numeri così risicati non è possibile effettuare la Guardia attiva ovvero la presenza di un medico 24 ore su 24 nella sala parto.

Nell’ospedale di Isernia dove il numero dei parti è di circa 400, notevolmente inferiore al San Timoteo, la Guardia attiva c’è mentre a Termoli non si può riattivare per carenza di personale ed i ginecologi intervengono in reperibilità in caso di necessità. Una situazione che sta sfiancando l’intero personale spesso allo stremo delle forze.

Capita di fare la notte in reperibilità per assistere partorienti e poi fare il turno di mattina

La conferenza stampa
per il normale lavoro. A queste condizioni non è facile portare avanti tutto il lavoro – ha spiegato Molinari -. Tra l’altro c’è anche la scadenza a primavera delle ostetriche incaricate e qualora non si dovesse rinnovare il contratto non sappiamo come fare”. 

Il reparto ha avviato anche una stretta sinergia con la Pediatria, ed in particolare il nido ed ha istituito due caposala: una di ostretricia e l’altra di coordinamento con il nido. 

Nonostante l’organico al lumicino, le attività che si svolgono in reparto sono molteplici. In vista dell’8 marzo, la divisione ha organizzato  una giornata gratuita dedicata alla salute della donna in cui saranno effettuate visite, ecografie, pap-test ed altri accertamenti a zero costi.

“Siamo felici di poter parlare di questi progetti e siamo pronti ad accettare critiche – ha dichiarato il primario Molinari -. Il nostro obiettivo è dare il massimo per ogni situazione che andiamo ad affrontare. Riprova ne è il neo progetto che sarà operativo a breve che si riferisce all’attivazione dello studio genetico cromosomico sui feti che nascono morti e dell’amniocentesi. Non per creare un doppione con il Cardarelli di Campobasso ma per fare una diagnosi certa di quelle situazioni critiche in cui si verificano morti intrauterine sia in epoca fetale che in epoca embrionale”.
Programmata, inoltre, l’attivazione dell’ambulatorio di urolo-ginecologia per l’incontinenza urinaria nelle donne.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

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