In considerazione che il soggetto non è residente in questo centro, è stato avviato a nche il procedimento per il divieto di ritorno in Bojano. Le indagini, laboriose, complesse e delicate, solo grazie alla professionalità e alla solerzia posta in essere dai militari dell’arma, hanno consentito di risolvere il caso. Ampia soddisfazione è stata manifestata dalla perseguitata, la quale ha intravisto nella istituzione dell’Arma dei carabinieri, l’unica via di uscita dal tunnel della disperazione dove era precipitata.
Questa importante, quanto fondamentale risposta contro la violenza che ormai giornalmente le donne subiscono, è soprattutto frutto dell’importanza che l’arma dei carabinieri ha dato a questo silente reato che viene perpetrato quotidianamente. Il comando di Bojano non potendo partecipare il 25 novembre p.v. (giornata internazionale contro la violenza sulle donne) con manifestazioni eclatanti e pubblicistiche da il proprio apporto con fatti reali che la gente comune si attende.