Spero, interpretando il pensiero della popolazione matesina, dei colleghi Sindaci e delle amministrazioni comunali che hanno condiviso questa guerra a difesa del territorio, che con ciò si sia posta la parola fine agli attacchi al territorio e che si avvii, finalmente, un processo di riforme che coinvolga l’intero Molise per il tanto agognato rilancio dei settori strategici allo sviluppo territoriale: turismo, ambiente, agroalimentare, politiche energetiche, riassetto istituzionale, aree interne, etc.. Un ultimo tassello deve incastrarsi per poter chiudere definitivamente la questione.
Il 5 giugno p.v. si discuterà in Consiglio di Stato il ricorso proposto da Civitas contro l’annullamento della prima Determina di autorizzazione n. 45/2012: cittadini ed aziende, infatti, avevano ottenuto dal TAR l’annullamento di quell’atto. Ebbene, avendo oggi la Regione sancito chiaramente l’inopportunità di realizzare simili iniziative sia con atti politici che amministrativi (ordini del giorno, mozioni, decreti presidenziali, determine di annullamento), per le stesse motivazioni nei prossimi giorni ne chiederemo ufficialmente l’annullamento. Ieri, 22 gennaio, a Campochiaro si è tenuta un assemblea pubblica dalla quale è emersa la soddisfazione di tutti ma anche la necessità di continuare a tenere alta la guardia, di restare organizzati per predisporre iniziative propositive allo sviluppo dell’area matesina e, questo, porterà il 29 prossimo i presidianti dinanzi al TAR, in occasione della Camera di Consiglio fissata per la discussione dei ricorsi di Civitas e Di Zio.