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TERMOLI – Nei giorni scorsi, precisamente il 22 ottobre c.a., si è svolto presso il museo di arte contemporanea “MacTe” il primo work-”spot” sul dibattito pubblico “Termoli 2020” riguardante il progetto di riqualificazione del centro cittadino. Dalle foto dell’evento pubblicate sui social network, abbiamo constatato che alla manifestazione erano presenti il Sindaco Sbrocca, l’Assessore Regionale Facciolla, il Dirigente al Settore finanze del comune di Termoli, un funzionario del settore LL.PP ed il Responsabile del Procedimento dell’iter amministrativo del progetto di riqualificazione cioè il Dirigente all’Urbanistica Livio Mandrile.
Come dire, noi ce la cantiamo e noi c’è la suoniamo!
Non essendo noi interessati agli argomenti trattati in quanto sin dall’inizio abbiamo ritenuto indispensabile discutere sul SE e non sul COME, vorremmo porre all’attenzione dei cittadini un aspetto tecnico, nella fattispecie quello riguardante il MACTE, la struttura utilizzata per l’evento. Ad oggi, salvo smentite, i locali sono privi di CPI (certificato prevenzione incendi) e di conseguente licenza di agibilità.
Ragion per cui ci siamo posti diverse domande:
Com’è possibile che presso il MACTE si sia svolto l’evento in assenza del CPI e della licenza di agibilità?
Chi ha inoltrato la richiesta per ottenere l’uso dei locali del Macte? Il Dirigente di quale Settore ha rilasciato le dovute autorizzazioni?
Considerato che sull’albo pretorio on-line del Comune di Termoli non vi è nessun atto amministrativo che autorizzi l’uso dei locali, riteniamo opportuno presentare una richiesta formale al sindaco Sbrocca e alla Struttura Tecnica, per ottenere le dovute risposte.
Oltretutto è opportuno evidenziare che i comitati referendari, rispettosi delle regole e dei regolamenti, per le loro iniziative di informazione occupano le piazze solo dopo essere stati autorizzati dagli organi competenti a seguito di regolare richiesta.
Ciro Stoico & Andrea Salome